Alessandro Giuli, presidente del Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, a partire da domani saranno a Odessa per incontrare le autorità locali e visionare una serie di siti distrutti, tra cui la Cattedrale della Trasfigurazione. Insieme a loro anche l’inviato speciale del ministro Tajani per la ricostruzione, Davide La Cecilia, la direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, Chiara Dezzi Bardeschi, il segretario generale del Maxxi, Francesco Spano, oltre all’ambasciatore Pier Francesco Zazo.
Una visita che si colloca nel contesto dell’iniziativa di Triennale e del Maxxi, sostenuta da Presidenza del Consiglio, Maeci e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina, come ha spiegato una nota diffusa nelle scorse ore.
Il 31 ottobre prossimo a Milano, in collaborazione con Palazzo Chigi, Maeci e Ministero della Cultura, si attende un evento in cui verrà lanciato, da parte di Maxxi e Triennale, il progetto di Laboratorio, a cui parteciperanno il governo ucraino e altri soggetti culturali ed economici interessati. Iniziativa che viene presentata come il volano per l’assunzione da parte dell’Italia del patronato per la ricostruzione di Odessa, città il cui centro storico è stato inserito di recente nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Le parole degli organizzatori sulla rigenerazione di Odessa
“Nell’ambito della vocazione del nostro Paese alla protezione e salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, il progetto mira a raccogliere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneristica, aziende e soggetti economici, sul tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina, dando vita a un hub europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come le scuole e le istituzioni culturali”, spiegano gli organizzatori.
La scelta è stata favorita in modo particolare dal forte legame storico di Odessa con l’Italia, fin dalla sua fondazione, dalla presenza di una influente comunità italiana e di altri aspetti come i Genova e Venezia e le infrastrutture portuali, che la rendono particolarmente attiva negli scambi commerciali con il nostro Paese. Tra cui, in modo specifico, quelli a tutela della sicurezza alimentare mondiale su cui l’Italia si è impegnata in prima persona, e che potrebbe ricongiungersi in modo diretto con la candidatura di Roma a Expo 2030.
Sostegno, quello ricostruzione dell’Ucraina, che si annuncia come uno degli impegni prioritari della presidenza italiana del G7 dell’anno prossimo. In modo specifico con l’organizzazione della Ukraine Recovery Conference nel 2025, che ha l’obiettivo annunciato di porre le basi per un’Ucraina indipendente, inserita cioè nell’ambito della famiglia europea.