Infermiera uccisa, la decisione del giudice nei confronti del killer resta inamovibile: gli ultimi aggiornamenti
Nelle ultime ore sono fuoriusciti degli importanti aggiornamenti in merito alla vicenda che ha visto come vittima l’infermiera di Roma (zona Primavalle, al Trionfale), Rossella Nappini, anni 52. Ricordiamo che quest’ultima è stata uccisa, con almeno 20 coltellate (zona addominale, collo e braccio) nell’androne del palazzo dove viveva insieme alla madre. Il giorno dopo è stato arrestato un uomo. Si tratta di Adil Harrati, 45enne e nazionalità marocchina, accusato essere il principale killer di questo omicidio.
Proprio su di lui sono emerse delle nuove prove che lo inchioderebbero. Tra queste le immagini delle telecamere di videosorveglianza che lo inquadrano uscire proprio dal palazzo e non solo. Nel frattempo, però, arriva anche la decisione da parte del giudice in merito alla sua posizione. Ricordiamo ora che il killer si trova nel carcere di Regina Coeli. Nelle ultime ore è stato sottoposto ad un nuovo interrogatorio.
Decisione del giudice irremovibile: il killer resterà in carcere. Fermato perché accusato del femminicidio dell’infermiera. Lo ha stabilito la giudice per le indagini preliminari, Daniela Caramico D’Auria. E’ stata proprio quest’ultima a sottoporlo ad interrogatorio di garanzia nel penitenziario di Regina Coeli. L’assassino si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La giudice non ha potuto fare altro che convalidare l’arresto ed ha disposto la custodia cautelare in carcere. Ad assistere il presunto killer l’avvocato Rosario Cunsolo. Nelle prossime ore (precisamente alle 19) di questo giovedì 7 settembre, dinanzi all’ospedale “San Filippo Neri” (proprio dove lavorava la vittima) la direzione sanitaria del nosocomio e i colleghi hanno organizzato una fiaccolata per ricordare la loro collega Rossella.