Tragedia Brandizzo, arriva l’ammissione da parte del tecnico della rete ferroviaria: “Non mi avevano dato nessun ok”.
Il filmato, registrato da una delle vittime (Kevin Laganà) poco prima della tragedia, ha dato sempre più conferme che quel terribile incidente si poteva benissimo evitare. Tanto è vero che il video dell’operaio (la più giovane tra le vittime) è diventato la prova nell’inchiesta nella tragedia della stazione ferroviaria di Brandizzo. Proprio in quel filmato si sente la voce di Antonio Massa: “Appena vi dico ‘treno’ andate da quella parte, eh?“.
Proprio dalle sue parole ha dato il “via libera” agli operai che si sono avviati sui binari. Solamente che, in quel caso, hanno trovato la morte. Una morte orribile. Quelle parole, però, non avrebbe mai potuto e dovuto pronunciarle. Il tecnico della Rfi, infatti, nelle ultime ore ha ammesso in lacrime dinanzi ai magistrati che stavano ascoltando la sua testimonianza di non aver mai ricevuto l’ok per l’interruzione della linea.
Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘ i pm lo stanno interrogando dallo scorso 31 agosto. Solamente che hanno dovuto interrompere la deposizione. Per il semplice motivo che, dopo aver ascoltato la sua ammissione di colpa, la posizione di Massa è cambiata: non più testimone, ma un indagato. Parole che sono avvenute tra le lacrime e singhiozzi. Chi ha avuto modo di incontrarlo in questi giorni lo descrivono come un uomo “affranto dal dolore” e completamente un’altra persona.
Nel frattempo la sua azienda lo ha messo in contatto con uno psicologo. Non solo: gli sono state sospese abilitazioni e qualifiche professionali. I suoi profili social sono stati chiusi dopo la miriade di insulti da parte degli haters che si sono rivolti contro di lui. Ricordiamo che non è l’unico degli indagati (lo difende l’avvocato Mattia Moscardini), visto che insieme a lui nella lista c’è anche il nome di Andrea Girardin Gibin, ovvero il capocantiere della Sigifer.