In merito alla criminalità minorile ed alle ultime novità emanate ne ha parlato Catello Maresca. Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il suo “via libera” per quanto riguarda le misure di contrasto contro la criminalità minorile. In merito a ciò ha voluto esprimere il suo pensiero anche Catello Maresca. Lui che ha sempre combattuto contro la camorra. Lo dimostrano i suoi 24 anni di magistratura alle spalle. Adesso è il Consigliere di Corte d’Appello a Campobasso. Senza dimenticare che è stato uno dei pm più famosi del nostro Paese visto che ha avviato le indagini in merito all’arresto di uno dei più pericolosi boss campani come Michele Zagaria dei Casalesi.
Queste sono alcune delle sue parole in merito al provvedimento che è stato preso ieri: “Finalmente adesso se ne parla. Bisogna contrastare questo assurdo fenomeno sempre più in crescita. Età impunibile a 14 anni? Il 12enne di oggi è diverso da uno degli anni ’80. Bisogna capire se il ragazzino minorenne di oggi sia consapevole di quello che fa. Se è consapevole di commettere un crimine violento? Sì. Ci troviamo dinanzi a dei ragazzi che danno prova di saper compiere dei reati. Come il 16enne che ha ucciso il musicista Giogiò Cutolo, era già stato fermato a 13 anni per aver accoltellato un altro adolescente. A questo punto credo che bisogna rieducare anche i genitori“.
Sulla questione di togliere la patria potestà ha ribadito: “E’ l’extrema ratio. È un provvedimento che va preso senza pregiudizi. Serve a far crescere bene questi ragazzi. Lo ha detto anche l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia: la morte di Giogiò è una sconfitta per tutti, per l’intera comunità che ha mostrato indifferenza e si è girata dall’altra parte“. Sullo stop ai cellulari: “Può essere una misura utile, ma chi controlla? Mi sembra la minaccia dei genitori ai figli. Più interessante è il provvedimento che sanziona i genitori che non mandano i figli a scuola. Non multa da 30 euro, ma fino a 2 anni di carcere. Bisogna educare i figli e responsabilizzare i genitori“.
Sempre in merito al musicista ucciso, questa violenza è stata associata a serie tv come ‘Gomorra‘ e ‘Mare Fuori‘. Il pensiero di Maresca, in merito, non è mai cambiato: “Ho sempre manifestato una certa critica nei confronti di queste fiction. Partono bene e poi trasmettono solo modelli negativi. Sarebbe bello andare a scuola a spiegare le fiction. Invece prevale il paradigma della sopraffazione e della violenza“.