Femminicidi e violenza sulle donne, la presidente di ‘Azione’ Mara Carfagna ne ha parlato in una intervista al quotidiano “La Repubblica”
Un numero impressionante dall’inizio di quest’anno. Gli ultimi casi di cronaca sono stati sconvolgenti. Come l’uccisione dell’infermiera di Roma, Rossella Nappini, e l’ultimo quello di Trapani con vittima Marisa Leo. Dal 2023 sono 79 i femminicidi che si sono verificati nel nostro Paese. In merito a questo argomento (e molto altro ancora) ne ha parlato Mara Carfagna. La presidente del partito ‘Azione’ ne ha discusso in una intervista rilasciata a ‘La Repubblica‘.
Al noto quotidiano ci ha tenuto a ribadire che non si tratta più di una emergenza, ma di un problema che deve essere combattuto. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Si tratta di un fenomeno strutturale di dimensioni drammatiche che affonda le radici in una cultura che non accetta la libertà e l’emancipazione femminile. Dinnanzi all’ennesima tragedia la politica non può più indugiare. È il motivo per cui chiederò un incontro alla premier Meloni perché la lotta contro la violenza sulle donne diventi una priorità condivisa”.
La Carfagna non riesce davvero a capire perché, secondo lei, il governo stia agendo in maniera molto lenta in merito a questo argomento molto importante: “A dire il vero non capisco la lentezza con cui agisce. A ottobre dello scorso anno ho depositato con le colleghe Gelmini e Bonetti un ddl che rafforza gli strumenti di prevenzione, protezione e repressione. L’iter non è mai stato avviato. Solo a giugno l’esecutivo ha presentato un provvedimento analogo ma ha preferito la forma ‘lenta’ del disegno di legge all’urgenza del decreto legge“.
In conclusione ha aggiunto: “Hanno usato i decreti persino per i rave o la lotta al granchio blu: 80 femminicidi in un anno sembrano meno urgenti?. Un uso più largo del braccialetto elettronico, il fermo immediato dei violenti quando esiste concreto pericolo per le donne, il sostegno economico a chi fugge dalla violenza, l’estensione dei casi di procedibilità d’ufficio, la tutela delle vittime di aggressioni da parte delle forze di polizia”.