Reddito d’infanzia, di cosa si tratta precisamente? Tutto quello che serve sapere in merito a questo importante argomento
In questo ultimo periodo si sta sentendo molto parlare di questo famoso “reddito d’infanzia“. Una entrata in più (ovviamente per coloro che hanno figli) che non fa assolutamente male. Stiamo parlando di ben 400 euro al mese per i primi sei anni di vita del proprio secondo figlio. Ne stava parlando da tempo Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia nella sua proposta contenuta nel disegno di legge. Senza dimenticare anche le altre misure che tendono a favorire la natalità come le agevolazioni fiscali ed il passaggio al quoziente familiare nel prelievo Irpef.
Alla fine del mese di maggio questo ddl è stato già assegnato alla commissione Affari sociali. Da quel momento in poi si è registrato un netto calo delle nascite tra le priorità del governo nella prossima manovra. Non è assolutamente da escludere che questa norma possa tornare nuovamente negli argomenti principali da parte della maggioranza. Resta, però, molto difficile il fatto che questo reddito possa andare a fine nella legge di bilancio.
Non è altro che un bonus secondo figlio. La stessa che tende a spingere le famiglie che hanno già un bambino a non fermarsi. Come riportato in precedenza sono 400 euro al mese per sei anni. Vale a dire 28mila euro in tutto per ogni bambino. Finita qui? A quanto pare no. Per Foti, infatti, si passerebbe successivamente all’assegno di gioventù, che erogherebbe 250 euro al mese dai 7 ai 25 anni di età. Altri 21mila euro a ragazzo. L’importo può aumentare se i beneficiari sono nuclei familiari monogenitoriali oppure se i figli hanno delle disabilità.
Requisito di reddito: una misura che andrebbe a tutti i nuclei familiari che hanno un reddito fino alla soglia dei 90mila euro all’anno. Nel caso in cui la maggioranza dovesse decidere di andare a puntare sulla proposta, sarà compito del Parlamento intervenire per trovare le risorse economiche necessarie. Stesso discorso vale anche per poter rivedere i criteri di reddito. Anche se, fino ad ora, la cosa più probabile che venga effettuata è questo bonus che riguarda il secondo figlio.