Dl Caivano, Ruspandini (FdI): “Nessun intervento spot, sarà un modello solido per combattere la criminalità”

Il deputato del partito di maggioranza parla a Notizie.com: “Lo Stato deve poter entrare sempre, è vero ci vuole un processo culturale ma deve essere accompagnato con il braccio fermo della legge”

Si sta facendo un gran parlare del Decreto Caivano, polemizzando soprattutto a sinistra sulla fattibilità dell’operazione, ma ai più sembrano argomenti sterili e forse un po’ troppo propagandistici, soprattutto per le vicende gravi che ci sono state e che si inizi da quelle parti della Campania, per poi estendere tutto in altre parti d’Italia in modo serio e risoluto. L’importante è che si parta, che si faccia bene e in modo serio. “Nessun intervento spot, nessun provvedimento repressivo, non scherziamo, anche perché sin da bambini siamo cresciuti con l’idea che in alcune parti d’Italia e in alcune città lo Stato non riesca ad entrare e questo non è possibile in una società civile e moderna“, dice con tono serio l’onorevole di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini a Notizie.com.

L'onorevole
Il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini (Facebook Notizie.com)

Il suo è un discorso accorato e crede molto in quanto è stato deciso, scritto e programmato nel Decreto Caivano. D’altronde l’onorevole Ruspandini è uno che lavora molto sul territorio, non lascia nulla al caso ed è uno di quei politici che alle parole fa seguire sempre i fatti. Nella precedente legislatura, al Senato è stato uno dei più presenti in Aula, con una partecipazione che va oltre il 95% e non è semplice trovare politici di questo stampo all’interno del Parlamento. E non è un caso che sia stato il più eletto nel Lazio nelle ultime elezioni. “Siamo cresciuti sin da bambini con l’idea che in alcuni posti lo Stato non riesce a entrare e continuare a far finta di nulla non è possibile in una società civile e moderna come quella italiana. Sono troppe le realtà che dal Nord al Sud sono in mano alla criminalità, ci vuole un processo culturale, lo sappiamo, ma almeno all’inizio deve essere accompagnato con il braccio della legge e della sicurezza, con le forze dell’ordine che vanno rimpinguate e sostenute“.

“L’obiettivo è vedere quello che si farà non solo adesso ma tra cinque anni, si lavora per questo”

La presenza
L’onorevole di Fratelli d’Italia Ruspandini con il presidente della Regione Rocca (Facebook Notizie.com)

Per l’onorevole Ruspandini Caivano è e dovrà rappresentare un modello, anche perché si parte da lì ma le realtà che verranno monitorare e in qualche modo “sanate”, saranno tante: “Caivano come base per sistemare le cose, per riprenderci quello che qualcuno ha cercato e cerca di togliere con la violenza e la criminalità. E lo Stato deve fare lo Stato, ci deve essere e il decreto ne sarà la dimostrazione, ma non solo si agirà adesso, ma per ripartire e dare una speranza alle persone che vogliono vivere in tranquillità, avere una famiglia e lavorare senza avere l’ansia che i bambini o i figli possa succedere qualcosa

Per Massimo Ruspandini è un argomento serio e non accetta la lezioncina da parte dell’opposizione che fino all’anno scorso di questi tempi era ancora al Governo: “Lo Stato deve dimostrare di esserci soprattutto in quei luoghi dove tutto è reso più complicato dalla criminalità, è facile governare processi, facile essere duri in realtà a bassissima concentrazione criminale. L’elettorato di sinistra non protesta e non si meraviglia davanti a persone che indossano la divisa, fanno il loro lavoro e presidiano alcuni posto. Purtroppo nel cervello di alcuni radical-chic che hanno fatto carriera e business su disgrazie altrui questo è un modello che non va bene a loro. E quindi parlano di repressione o interventi spot, ma non è così e lo si vedrà nei prossimi anni, ma non solo a Caivano. Cominciare a far vedere, questi che parlano tra qualche anno non ci crederanno e ho la certezza che sarà diverso, molto diverso”

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