Il professor Vaia, nuovo direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, in un’intervista a ‘Libero’: “Bisogna dare tranquillità ai cittadini”.
I numeri del Covid sono in rialzo, ma in Italia non c’è nessuna particolare situazione critica. A dirlo è Francesco Vaia, nuovo direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute oltre che uno dei medici che hanno vissuto in prima linea la pandemia visto che era impegnato allo Spallanzani.
“In questo momento dobbiamo guardare a due indicatori: impatto sugli ospedali e l’età anagrafica – ha sottolineato Vaia – il primo è modesto, il secondo ci dice che la patologia è molto meno severa e si manifesta principalmente nei grandi anziani e nelle persone fragili. Ma nessuna preoccupazione. Bisogna avere responsabilità e prudenza. Quindi nessuna costrizioni, che tra l’altro si sono dimostrate improduttive. Dobbiamo abituarci a convincere con il Covid“.
Vaia: “Non mandiamo i figli a scuola con la febbre”
In questa intervista Vaia ha dato anche alcuni consigli agli italiani su come comportarsi nelle prossime settimane: “Se i figli hanno la febbre non mandiamoli a scuola oppure a trovare il nonno che magari ha novanta anni e non sta bene. Il senso di responsabilità è quasi sempre il buon senso e le nostre raccomandazioni sono rivolte a recuperare proprio quest’ultimo“.
“Altra cosa che serve – ha aggiunto il direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute – rendere omogenee le misure regionali. Ma fino a questo momento sono sempre state prese in accordo con i governatori“.
“Non ci sarà l’obbligo vaccinale”
Vaia in questa intervista ha parlato anche dell’obbligo vaccinale: “Quest’anno non ci sarà e soprattutto l’immunizzazione non dovrà essere fatto da tutti. Chi vuole va bene, ma finisce lì. Nessuno di noi dice che il Covid sia come una influenza visto che stiamo parlando di due virus completamente differenti“.
“Ma come non ci spaventiamo per l’influenza, non lo facciamo neanche per il Covid – ha aggiunto Vaia – oramai lo conosciamo, abbiamo gli strumenti di prevenzione e di protezione e quindi non capisco perché bisogna preoccuparci. Il nostro obiettivo deve essere quello di dare serenità“.