Terremoto Marocco, i morti sono più di 2mila: migliaia in strada. 500 italiani si trovano nella regione di Marrakech e stanno tutti bene
Un terribile terremoto quello che ha colpito il Marocco la sera di venerdì 8 settembre. Il tutto si è verificato precisamente alle ore 23:11 quando il sisma, di magnitudo 7.0, ha creato danni enormi. Case, edifici e molto altro crollati come se fosse nulla. Un incubo durato be 30 secondi. Tanto è vero che è stato avvertito anche in Spagna. La regione ad essere maggiormente colpita è quella di Marrakech. Purtroppo le ultime notizie che arrivano non sono affatto delle migliori.
L’ultimo bilancio parla di 2.012 morti. Purtroppo la Protezione Civile ed i media locali fanno sapere che questo numero è decisamente destinato ad aumentare. Più di 2mila anche il numero dei feriti, la maggior parte in condizioni gravissime e ricoverate nei vari ospedali del Paese. L’epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri del villaggio di Tata N’Yaaqoub. La Croce Rossa è pessimista sul fatto che questa emergenza potrebbe durare anni.
Nel frattempo il re del Paese, Muhammad VI, ha deciso di proclamare tre giorni di lutto nazionale. Serve urgentemente sangue, come confermato dal Centro regionale trasfusionale di Marrakech. Solidarietà arriva dall’Unione Europea, dalla premier Giorgia Meloni (attualmente impegnata in India in vista del G20 a Nuova Delhi), dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed anche da altri Paesi. Tra questi anche i “rivali” dell’Algeria, pronti ad offrire tutto il massimo aiuto per questa tragedia.
Secondo quanto riportato dalla Farnesina nella zona colpita dal violento sisma si troverebbero 500 italiani. Fortunatamente stanno tutti bene. Questo è quello che ha confermato anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, strettamente in contatto con i vertici alti della Farnesina per gli ultimi aggiornamenti. Nel frattempo la Protezione Civile, autorità e gente comune continua a scavare sotto le macerie. Soprattutto a mani nude con la speranza di poter trovare qualche persona viva.
Con il passare delle ore, però, questa speranza diminuisce sempre di più. La scossa è stata avvertita lungo tutta la dorsale dell’Atlante e dall’altro versante della catena montuosa a Casablanca fino a Rabat, e ha provocato danni nel raggio di oltre 400 km. L’aeroporto di Marrakech è attualmente intasato da turisti che stanno cercando il primo volo per poter andare via dal Paese. I voli, fanno sapere, sono regolari.