“Questi avvertimenti sembrano un monito al governo: state dando fastidio”. L dice a Notizie.com la giornalista, conduttrice e opinionista televisiva Hoara Borselli a proposito delle “stese” a Caivano, 3 in 10 giorni, denunciate sui social da Don Patriciello. “Mi auguro che questa legislatura duri per tutti e 5 gli anni. Sicurezza, immigrazione, economia. Questo chiedono gli italiani”
“Il 18 ottobre sarò nuovamente a Caivano portando alcune misure concrete che stiamo già iniziando ad adottare. Proseguiremo con sempre più determinazione per dare ai giovani un futuro di crescita personale, di maggiori opportunità lavorative e di libertà da ogni condizionamento delinquenziale. Lo Stato non si piega a minacce di alcun tipo.”
Sono le parole del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, arrivate questa mattina dopo la notizie dell’ennesima “stesa” a Caivano, la terza in 10 giorni. A denunciare ancora una volta ci ha pensato Don Patriciello, sacerdote coraggio, da anni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e al disagio. Per Don Patriciello, che Notizie.com ha intervistato proprio questa mattina, si tratta di un avvertimento allo Stato. Le stese, anche per Hoara Borselli, nota giornalista di Libero, conduttrice e opinionista tv sono un “monito al governo: state dando fastidio”.
L’abbiamo sentita in esclusiva mentre rientrava in treno da un viaggio di lavoro, era ospite ieri sera di Zona Bianca, trasmissione in onda serata su Rete4. Con Hoara Borselli abbiamo parlato non solo delle intimidazioni al Parco Verde, ma anche del Dl Caivano a cui il Cdm ha dato il via libera la scorsa settimana, del ruolo e delle critiche mosse al governo Meloni sul provvedimento, e degli obiettivi di questo esecutivo, “Che mi auguro prosegua per tutti e 5 gli anni della legislatura. Gli italiani chiedono attenzione su sicurezza, immigrazione ed economia”.
Hoara Borselli, prima di andare a note più politiche, mi piacerebbe commentare con lei la cronaca che ancora una volta ci porta a Caivano: 3 stese in 10 giorni, ovvero da quando il governo Meloni, quasi al completo, ha fatto avvertire la propria presenza. Poi è arrivato anche il decreto ad hoc.
“Don Patriciello ha sollevato per primo la scottante questione, ha chiamato le cose che accadevano e accadono nella realtà di Caivano col proprio nome. Le “stese” sono state compiute come intimidazioni perchè chi le fa vorrebbe che le cose venissero lasciate come sono. L’arrivo del governo è andato a disturbare un silenzio che ora non è più tale. Oggi lo Stato ci ha messo la faccia. Questi avvertimenti, mi dispiace dirlo e anche pensarlo, mi sembrano un monito: state dande fastidio! Insomma sono un segnale di quanto il governo stia andando nella strada giusta, che resta una strada difficile da percorrere”.
Eppure non solo da Caivano è stato sollevato un dibattito critico nei confronti del Dl licenziato dal Cdm la scorsa settimana. “Maggioranza repressiva”, si è detto e scritto.
“Servivano misure urgenti, in risposta al fenomeno delle baby gang, del disagio sociale e giovanile, della povertà educativa. E il governo è intervenuto. Io la penso così: quando qualcuno commette un reato, quando questo qualcuno gira ad esempio con una pistola in tasca pronto a sparare, ecco questo qualcuno è una persona, anche se si tratta di un minore. E’ un delinquente! E come tale va giudicato”.
Cosa il decreto Caivano per lei ha aggiunto rispetto a norme in parte preesistenti?
“Ha rimesso al centro la responsabilità genitoriale. Da madre la ritengo una presa di posizione logica. Dobbiamo agire sui nostri figli, pensando alla loro crescita e alla loro educazione. Siamo spesso davanti ad un fallimento totale come genitori, basti citare i ricorsi al Tar per la bocciatura di un figlio! Quindi sì ripeto, giusto andare avanti nel solco tracciato da questo decreto”.
Famiglia unica responsabile della fotografia del disagio sociale che questo decreto scatta? Non si rischia di “penalizzare” troppo il ruolo di madre e padre?
“Il genitore non è l’unico responsabile delle degenerazione eventuale del proprio figlio. Serve un lavoro condiviso da fare anche con la scuola. Ma resto convinta che oggi, forse anche per accesso di protezione, non consentiamo ai nostri figli di affrontare la vita, la società, con consapevolezza e responsabilità. Quante volte i ragazzi sono spalleggiati anche di fronte ad azioni non fatte bene!”.
Quindi sbaglia chi si scaglia contro il Dl Caivano?
“Se non lavoriamo partendo dal ripristino della legalità, a nulla serve il resto. Certo si deve lavorare sull’aspetto culturale, ma ripeto prima la legalità. E chi dice che questo decreto serve solo alla propaganda del governo, rispondo che davanti a temi che riguardano tutti (siano genitori di vittime o delinquenti) , dovrebbe esserci un clima di collaborazione. Questo governo è legittimato dal voto degli italiani ad agire, e agire significa prendere decisioni”.
Bene l’aspetto legato alle sicurezza, ma anche le critiche al governo reo di essere distante dal Paese reale ritiene siano ingenerose e fuori fuoco?
“Dire al governo Meloni di essere distante dalla realtà è fantascienza…La maggioranza di centrodestra pone e cerca di risolvere problemi concreti e reali: essere distanti dalla realtà significa pensare al green come principale problema, mentre le famiglie italiane non riescono ad arrivare alla fine del mese. E’ la sinistra ed essersi dimostrata scollata e dissociata dal resto del Paese, quindi benchè io voglia un’opposizione al governo, mi sento di dire che oggi in Italia non c’è opposizione. L’opposizione del Pd ad esempio si limita alla contestazione, invece di proporre programmi o misure alternative anche in campo economico”.
Governo di centrodestra che guida il Paese da un anno circa. Finita la luna di miele dentro la coalizione, pensando alle alleanze per le prossime europee? Riferimento a Salvini- Le Pen ovviamente, mentre Forza Italia mi pare su questo sia stata piuttosto chiara…
“Sì ci sono le elezioni europee e la destra è abituata a vincere stando in coalizione. Ognuno, ogni partito non solo di governo, cercherà di portare frecce al proprio arco. Io rispondo così: dopo un anno occorre insistere nelle risposte agli elettori che hanno voluto questo governo. Mi auguro e trovo giusto che questa legislatura duri tutti e 5 gli anni. Legalità, immigrazione, economia. Sono queste le richieste degli italiani alle quali porre attenzione e da mettere in cima alla lista delle priorità”.