L’ex tennista Bertolucci in esclusiva ai nostri microfoni: “Molto bene Arnaldi. Musetti sinceramente non bene. Mi aspettavo molto di più”.
Dal successo di Djokovic, alle eliminazioni di Sinner e di Alcaraz passando anche per gli US Open degli altri italiani. Ai nostri microfoni Paolo Bertolucci, ex tennista italiano, ha affrontato diversi temi dopo la conclusione dello Slam americano.
24 Major, un nuovo Slam e una finale vinta senza particolari problemi. Djokovic si conferma il più forte in questo momento?
“Tre Slam su quattro e in quello non vinto è arrivato in finale. Cosa si vuole più dalla vita“.
Tutti ci aspettavamo una nuova finale con Alcaraz. Lo spagnolo, però, ha perso contro Medvedev. Non è pronto per alcune partite?
“E’ pronto, ha vinto uno Slam. Sicuramente stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni e magari ancora non in grado di gestire alcune partite. Poi ha perso contro il numero tre del mondo e la sconfitta ci può stare anche per caratteristiche“.
Sinner eliminato da Zverev. L’azzurro non è ancora fisicamente pronto per affrontare partite da cinque set?
“Indubbiamente come cilindrata fisica è indietro rispetto ai migliori e lui lo sa. Sta lavorando e si spera che da qui a due anni questa forbice si accorci“.
Tra gli altri italiani, escluso Berrettini messo ko da un infortunio, possiamo dire bene Arnaldi e forse ci si aspettava qualcosa di più da Musetti e Sonego.
“Molto bene Arnaldi. Sonego ha fatto quello che doveva fare. Musetti non bene sinceramente. Ha perso con un giocatore alla sua portata e, soprattutto, per come è andato il match, secondo me quello era da chiudere a proprio favore“.
Il calo di Musetti si è registrato dopo la certezza della convocazione di Volandri. La chiamata potrebbe aver influito in questi risultati negativi?
“Non credo. Lui ha già giocato in Coppa Davis ed è un giocatore da Nazionale. Anzi questa chiamata lo dovrebbe far esaltare“.