Italia, chi giocherà in porta contro l’Ucraina? Il commissario tecnico, Luciano Spalletti, ha sciolto le riserve ed ha svelato il nome del calciatore che difenderà i pali degli azzurri
Un esordio, quello sulla panchina della Nazionale, che difficilmente potrà mai dimenticare. Anche se, allo stesso tempo, avrebbe preferito portare a casa tre punti importantissimi. Ed invece, contro la Macedonia del Nord, arriva solamente un punto. In trasferta, su un campo che definirlo da “calcio” è un insulto a tutti coloro che lavorano in questo settore. Luciano Spalletti tenterà di rifarsi domani sera, alle ore 20:45, quando allo stadio ‘San Siro’ di Milano arriverà l’Ucraina.
Questi ultimi ci avevano fatto anche un grande regalo sabato pomeriggio per aver fermato la capolista del girone, l’Inghilterra, anche loro con il punteggio di 1-1. Ed invece gli azzurri non ne hanno approfittato. In molti, in questi giorni, si sono chiesti chi giocherà in porta. Chi difenderà i pali martedì sera. La risposta è arrivata direttamente dall’attuale ct che è intervenuto nella conferenza stampa pre-gara contro gli uomini di Serhij Rebrov.
Italia, Spalletti interviene in conferenza: “Ecco chi giocherà in porta domani”
Nel mirino delle critiche, subito dopo la partita pareggiata contro la Macedonia del Nord, ci è finito Gianluigi Donnarumma. L’attuale estremo difensore del Paris Saint Germain non è stato per nulla attento in occasione del gol dei padroni di casa che hanno aggiunto un importante punto nella classifica per le qualificazioni alla prossima edizione del campionato europeo. Tanto è vero che sui social in molti lo hanno criticato, accusandolo di non meritare il ruolo da titolare.
In merito a ciò, però, Luciano Spalletti non ha voluto sentire altro ed ha rivelato la sua scelta in conferenza: “Donnarumma sarà titolare. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità.
E siccome noi tutti si è fatto fatica e s’è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato. Si fa un po’ fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C’è questo modo di ragionare. E’ tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forti“.
