Riforma porti, Misiani: “Se ne occupi il Parlamento”

In merito alla questione della riforma dei porti ne ha parlato Antonio Misiani: lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Secolo XIX” 

Ne ha parlato a pochi giorni dalla Festa dell’Unità (guarda caso dedicata proprio al tema della portualità) che si terrà a Ravenna. L’obiettivo è quello di evitare una legge delega decisamente troppo ampia. In merito al tema della ‘riforma dei porti’ ne ha discusso Antonio Misiani. Il responsabile dell’economia del Partito Democratico ne ha discusso in una intervista rilasciata al ‘Secolo XIX‘. Il politico non ha nutrito alcun dubbio affermando che questo tipo di riforma deve partire necessariamente dalle commissioni parlamentari.

Intervista al 'Secolo XIX'
Il responsabile dell’Economia del Pd, Antonio Misiani (Ansa Foto) Notizie.com

Nel corso di questa intervista ha voluto spiegare chiaramente quali siano i contenuti e gli obiettivi della ‘Risoluzione sui porti’ da parte del Pd della Schlein (alle prese con il caos degli “scippi” da parte di Azione di Carlo Calenda), che ha come prima firmataria la ligure Valentina Ghio, ovvero la vicepresidente dei deputati del Pd e membro della commissione Trasporti.

Riforma porti, Misiani: “Un lavoro che può partire dalle commissioni parlamentari”

Queste sono alcune delle sue parole: “Ci sono dei presupposti affinché questo lavoro parta dalle commissioni? Semplicemente per via del fatto che si tratta di un percorso che parte dalle proposte discusse dal Parlamento per poi approdare ad un disegno di legge delega è più solido.

Del resto certo, i presupposti ci sono tutti: alla commissione Trasporti della Camera Pd e Fratelli d’Italia hanno presentato due mozioni che in più punti risultano convergenti. C’è quindi a mio giudizio la base per un dibattito parlamentare che possa portare un contributo di idee utile e costruttivo”.

Intervista al 'Secolo XIX'
Il responsabile dell’Economia del Pd, Antonio Misiani (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato dicendo: “La nostra risoluzione insiste molto sul riordino delle competenze sparse tra le varie direzioni del ministero dei Trasporti, che serve ad affermare la centralità del governo nelle decisioni più strategiche, e all’istituzione di un braccio operativo che attui le politiche rivolte al sistema portuale“.

In conclusione ha aggiunto: “Siamo inoltre nettamente contrari a forme di federalismo differenziato in materia portuale e sosteniamo la riconferma delle Autorità di sistema portuale come enti pubblici, contro ogni ipotesi di privatizzazione, come proposto nelle settimane scorse dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani”.

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