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Politica

Bce, l’augurio di Tajani: “Rialzo tassi? Speriamo di no”

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Cristiano

Direttamente dall’ambasciata italiana che si trova a Berlino ha parlato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Quest’ultimo si è soffermato sulla Bce e non solo

Un importante intervento che arriva dalla Germania e che porta la firma di Antonio Tajani. L’attuale vicepremier del governo, dall’ambasciata italiana a Berlino, ha parlato della questione relativa alla Bce. La sua speranza (così come la premier Giorgia Meloni ed il resto della squadra del governo) è che non si verifichi un nuovo alzamento dei tassi di interesse. Tanto è vero che ha voluto specificare anche il perché di tutto questo.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

In questo modo, l’azione unita all’inflazione, andrebbe solamente in una direzione: “Ovvero si spingerebbe, ancora di più, verso una riduzione della crescita. Saranno sempre meno le persone che chiederanno denaro in prestito quando il tasso è così alto. Abbiamo visto quali sono state le conseguenze in Italia e soprattutto in Europa. A mio giudizio l’inflazione non si combatte con l’aumento dei tassi, bisognerebbe fare l’esatto contrario“.

Tajani, sulla Bce è sicuro: “Inflazione? Non si combatte con aumento dei tassi”

Il ministro degli Esteri ha continuato il proprio pensiero in questo modo: “Saranno sempre di meno coloro che chiederanno denaro in prestito quando il tasso è così alto. L’aumento dei tassi con un’inflazione provocata non da una crisi di crescita ma da un aumento dei costi della materie prime, provocato soprattutto dalla guerra in Ucraina, significherebbe spingere ancora di più verso una riduzione della crescita e una politica che alla fine diventa recessiva“.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato dicendo: “Saranno sempre di meno coloro che chiederanno denaro in prestito quando il tasso è così alto. Abbiamo visto quali sono state le conseguenze in Italia e soprattutto in Europa. A mio giudizio l’inflazione, quando è esogene e viene da fuori, non si combatte con l’aumento dei tassi. Bisognerebbe fare l’esatto contrario“.

In conclusione ha ribadito: “Io credo che un italiano sia utile alla Banca centrale europea, così come un italiano farebbe bene nel vertice della Bei. L’Italia è un grande Paese. La seconda manifattura della Ue. Sottovalutare il contributo dell’Italia alla crescita dell’Unione europea è un errore. Contributo che possono dare italiani di grandissima qualità professionale anche in tema bancario. Noi continuiamo a proporre le nostre candidature, consapevoli di offrire all’Europa persone di altissima qualità”.

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