Sono circa 1.200 omicidi sono ancora sotto indagine della polizia e questa cosa non va giù agli irlandesi: proteste in piazza
Tensione alle stelle. Ancora una volta. Evidentemente la lezione non basta mai, nonostante siano passati anni e ci siano state strisce di sangue a non finire tra il governo inglese e la parte più dura di quello irlandese. Il Parlamento britannico ha approvato una legge che mira a far cadere i procedimenti giudiziari relativi alle violenze che hanno scosso l’Irlanda del Nord per tre decenni. Nonostante le numerose critiche al testo, i membri non eletti della Camera dei Lord hanno adottato il disegno di legge del governo, che ora deve essere convertito in legge dal re Carlo III, una formalità.
Il testo, presentato nel maggio 2022 dal governo conservatore, “propone di abbandonare le procedure legali relative al conflitto nordirlandese per i soldati e i paramilitari britannici che decidono di collaborare con le autorità”. Si tratta di Più di 3.500 persone che morirono durante i tre decenni del conflitto nordirlandese tra lealisti, principalmente protestanti, e repubblicani, principalmente cattolici.
Il Consiglio d’Europa: “Proviamo profonda preoccupazione per questa decisione”
Una decisione che ha sorpreso anche gran parte della gente che vive in Inghilterra e tutta la Gran Bretagna. Ma le motivazioni, secondo i deputati, sono molteplici, ma pare ci siano tanti dissidi interni, nonostante la legge sia comunque passata. Secondo il governo britannico, circa 1.200 omicidi sono ancora sotto indagine della polizia. Per Londra la legge deve consentire di chiudere centinaia di questi casi irrisolti. Ma a contestare sono i familiari delle vittime, l’intera classe politica nordirlandese nonché il governo irlandese, che ha già annunciato di stare studiando la fattibilità di un’azione legale contro il testo.
Anche il Consiglio d’Europa ha espresso immediatamente “la sua profonda preoccupazione” per quanto è stato deciso alla Camera dei Lord che denota “il fallimento del Regno Unito nel risolvere le divergenze su questo testo”. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani si è pronunciato sugli obblighi internazionali del Regno Unito in materia di diritti umani. “Chiediamo che venga riconsiderato e chiediamo che i diritti delle vittime siano al centro“, hanno puntualizzato e ribadito con forza in queste ultime ore.