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Cronaca

Caro-benzina, Zavalloni (Fegica) a Notizie.com: “Ridicolo che dobbiamo dirlo noi, è emergenza: intervenire sulle accise”

Published by
Giovanna Sorrentino

Non si tratta di premiare i proprietari di Ferrari: in Italia il dibattito è deviato. C’è un’emergenza economica nazionale, l’energia investe tutti i settori e vanno presi dei provvedimenti”.

Il sindacato Fegica continua a chiedere un intervento del governo sulle accise dei carburanti: “Non c’è un altro strumento. Vanno tagliate le accise per tre mesi e nel frattempo mettere in campo modifiche strutturali nell’intero settore”. Sono le parole del segretario Alessandro Zavalloni, interpellato ai nostri microfoni.

Caro-benzina, Zavalloni (Fegica) a Notizie.com: “Ridicolo che dobbiamo dirlo noi, è emergenza: intervenire sulle accise” (Ansa Foto/Screenshot Youtube) notizie.com

Dall’ultimo tavolo prima delle vacanze, “non abbiamo avuto alcun segnale da parte del governo”. Intanto il prezzo dei carburanti continua ad salire: “In dodici giorni abbiamo avuto otto aumenti. Lo avevamo previsto e riteniamo che continueranno a schizzare in alto perché le quotazioni internazionali dei prodotti finiti continuano a crescere. Al di là della congiuntura internazionale, in Italia il dibattito del governo è orientato male”.

Fegica chiede un nuovo tavolo col governo, anche se “siamo molto scettici”, dichiara Zavalloni. “Abbiamo visto quello che è successo col decreto del cartello dei prezzi. Siamo convinti che il comportamento sarò lo stesso e rischiamo di non andare da nessuna parte. Allo stesso tempo siamo fiduciosi e vorremmo un confronto per fare una riforma del settore”.

Segretario Zavalloni, perché dice che il dibattito in Italia è orientato male?
Continuiamo a polemizzare sul fatto che tagliare le accise significhi premiare i proprietari delle Ferrari e che invece il bonus benzina premierebbe i non abbienti. Sembra strano che dobbiamo dirlo proprio noi: dal primo luglio il gasolio è aumentato di 26 centesimi e la benzina di 15. Sono cifre significative e in autunno saliranno ancora perché cominceremo ad usare i riscaldamenti. Le prospettive sono due: o il governo aspetta che le dinamiche internazionali invertano la tendenza sperando in un colpo di fortuna – e non si governa così – oppure prende atto che questa è un’emergenza economica nazionale e agisce di conseguenza. Non si tratta di premiare i non abbienti con il bonus benzina. L’aumento dei prezzi dei carburanti influisce su quello dei beni di prima necessità e sui servizi, quindi sull’inflazione e sugli interventi della Bce. Sembra una pazzia che dobbiamo dirlo noi benzinai”;

Alessandro Zavalloni (Fegica) (Screenshot Youtube) notizie.com

Secondo lei quindi, il bonus benzina è un contentino?
Sì, lo è. La questione non è aiutare i ricchi o i poveri. Il problema riguarda la sostenibilità dell’economia nazionale che tra qualche mese ci porterà a parlare di contrazione dei volumi di vendita, degli ordinativi alle industrie e della produzione industriale. Io non sono un economista, perché devo dirlo io? È ridicolo”;

Continuate a credere che si debba intervenire sulle accise.
Sì, bisogna intervenire sulle accise, non c’è un altro strumento. I rincari che ci sono stati da luglio ad oggi hanno avuto come conseguenza diretta un aumento del gettito Iva non previsto, che può essere utilizzato per abbassare le accise. È un meccanismo già introdotto nella Finanziaria del 2008 e contenuto nella Manovra 2023 di questo governo. Ci sono circa 2 miliardi di euro che possono essere investiti per abbattere le accise di 12-13 centesimi per tre mesi, fino alla fine dell’anno. Serve per dare respiro fino alla fine dell’anno, mentre si agisce sul piano industriale. Certo, bisogna anche intervenire strutturalmente, ma ora c’è un’emergenza da risolvere”;

Ma se la soluzione è così immediata, perché secondo lei non viene attuata?
Questo bisogna chiederlo al governo. Perché secondo lei si continua a dire che abbassando le accise si premiano i possessori di Ferrari? In Italia il dibattito è deviato. Si usano sciocchezze sul piano della comunicazione perché non vogliono tagliare le accise. Ma il governo lo dica e si prenda le proprie responsabilità senza scaricare la colpa sui benzinai. Ora tutti dicono che il cartello del prezzo medio non ha avuto alcun effetto, ma quando lo dicevamo noi venivamo accusati di non volere l’obbligo di esporlo”.

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Giovanna Sorrentino