Per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli serve un’operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale
Presentata oggi la previsione per la congiuntura autunnale da parte della Confcommercio. Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, ha dipinto un quadro particolare della nostra economia se prendiamo in esame il valore tendenziale dell’inflazione ad ottobre.
Preoccupa la congiuntura a breve termine che sta avvolgendo la nostra economi anche per i riflessi che potrebbe avere sulla finanza pubblica, perchè quanto più piccolo è il prodotto interno lordo, quanto meno può crescere l’economia, tanto più risulterà problematica l’impostazione della manovra di bilancio.
Presentata da Confcommercio la previsione per la congiuntura autunnale della nostra economia. “Il valore tendenziale dell’inflazione di ottobre, in assenza di shock, scende dal 5,3% all’1,9%”, lo ha affermato Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio nella presentazione durante la presentazione, che ha aggiunto: “La nostra previsione per settembre e’ uno zero che porterebbe il tendenziale al 5,3%”, e per ottobre la previsione e’ di uno “0,1% congiunturale. Con queste due variazione congiunturali, il tendenziale scende da 5,3 a 1,9%, come per i miracoli”.Sull’aumento di tassi della bce ha aggiunto, “alcuni criticano la Bce per l’aumento dei tassi perché contraggono l’economia l’alternativa è che se non facesse nulla avremmo tassi per dieci anni al 15%”.
Secondo Confcommercio ci si aspetta una leggera crescita nel breve: “Un trimestre un po’ migliore del secondo quarto, ma non possiamo negare che il rallentamento è ai limiti della recessione, ora le previsioni sono tutte intorno a 0,1-0,2, se siamo a 0,1 siamo in recessione tecnica”, ha aggiunto Bella.
Alla presentazione è interventi anche Carlo Sangalli, l’attuale Presidente di Confcommercio Imprese per L’Italia che ha pronta la ricetta se l’ economia dovesse ancora rallentare, tagliare tasse sul lavoro. “L’economia italiana quest’anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità”. Queste le parole del presidente di Confcommercio sulla congiuntura di settembre. Ecco perchè ci sarebbe la “necessità di un’operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia”, ha concluso Sangalli.