Il tecnico, ex rossonero, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “È una sfida molto equilibrata. La rosa di Pioli è stata rinforzata, Inzaghi ora ha più consapevolezza”
La sosta per le nazionali alle spalle, riecco la Serie A: due big match di sabato, anticipi di fuoco, meglio non si poteva ripartire. L’attesa maggiore è per il derby di Milano, programmato alle 18. Si affrontano le due squadre a punteggio pieno, le uniche ad aver vinto tutte e tre le giornate di campionato disputate finora. “È una sfida equilibrata, non riesco proprio a dare una favorita“: Giovanni Stroppa, cresciuto nel settore giovanile del Milan e poi tornato in rossonero dal 1989 al 1991 e nella stagione 1994-95, ha parlato in esclusiva a Notizie.com.
Giovanni Stroppa, Milan e Inter finora sono state le squadre più convincenti della Serie A.
“Vero, hanno brillato entrambe. Il Milan si è rinforzato, ha allargato la propria rosa. Ha messo qualità anche nei cambi, in quei giocatori che per Pioli, di partenza, sono delle riserve. L’Inter è una squadra tosta, ha spirito di rivalsa rispetto alla scorsa stagione, arrivare in fondo in Champions League ha regalato una grande autostima”.
C’è una favorita?
“A oggi no, non riesco proprio a darne una. La partita è molto equilibrata e la pausa delle nazionali è sempre un’incognita. La sosta porta via energie fisiche e mentali. Vediamo come si prepareranno le due squadre in così pochi giorni”.
Alla lunga chi può spuntarla? Chi arriverà davanti nelle 38 giornate?
“Il Milan ha tanto entusiasmo, ma adesso è arrivato il momento di consolidare quanto fatto finora. L’Inter è più solida. Comunque c’è la Champions League di mezzo, entrambe disputeranno questa competizione. Non sarà semplice gestire la rosa e le energie”.
Quali sono i giocatori irrinunciabili da una parte e dall’altra?
“Per il Milan Pulisic è un ottimo elemento, Leao è diventato più maturo. Nell’Inter sicuramente Lautaro, anche Frattesi mi ha impressionato in Nazionale. Poi vedremo quanto giocherà in nerazzurro”.
Il tuo parere su Pioli?
“Cosa posso dire su di lui? Un allenatore straordinario, ha portato un’idea e una mentalità importante. La sua squadra è riconoscibile, per un tecnico questo è il miglior complimento possibile”.