Un grave lutto ha colpito il mondo dell’arte, è scomparso Fernando Botero: indimenticabili le sue figure
Il mondo dell’arte e della cultura perde inevitabilmente uno dei suoi più grandi artisti. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando di uno dei maggiori esponenti della pittura. Nelle ultime ore è venuto a mancare lo scultore e pittore colombiano, Fernando Botero. Indimenticabili sono state le sue figure umane che sono state rappresentate nelle sue opere. Il suo cuore ha smesso di battere all’età di 91 anni. Era nato a Medellin.
La triste notizia è stata confermata dal quotidiano “El Tiempo“. Allo stesso tempo è stato definito come l’artista colombiano più grande di tutti i tempi e che ha reso orgoglioso il suo Paese in giro per il mondo. L’artista è deceduto nella sua abitazione nel principato di Monaco. Nell’ultimo periodo le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate, per via di una grave forma di polmonite. Tanto è vero che è stato necessario il ricovero in ospedale.
Nonostante tutto questo, però, aveva deciso di lasciare l’ospedale e di continuare le cure a casa. Una notizia che è arrivata anche al presidente del Paese, Gustavo Petro, ancora sotto shock. Lo ha ricordato come il pittore “della nostra violenza e della nostra pace“. Nel corso della sua brillante carriera ha effettuato moltissimi quadri, disegni e sculture. Tanto è vero che le sue opere sono state acclamate in tutto il mondo e pagate milioni di dollari da parte di collezionisti.
Fernando Botero, le sue opere da record: l’amore per l’Italia
Un esempio su tutti? La scultura “Man on Horse” che è stata venduta all’asta di Christie’s a New York per 4,3 milioni di dollari, da record. Senza dimenticare uno dei periodi più brutti della sua vita come la morte del figlio Pedrito nel ’74. Una vicenda che non ha mai superato visto che era deceduto all’età di soli 4 anni per via di un incidente stradale. La moglie Sophia Vari era scomparsa da poco tempo (cinque mesi fa).
Botero è stato un grande amante dell’Italia. Soprattutto negli anni ’90 quando ha iniziato a frequentarla molto spesso. Ci ha dedicato molto del suo tempo per quanto riguarda gli studi. Nel 1983 ha aperto uno studio a Pietrasanta (Lucca), cittadina nella quale amava trascorrere diversi mesi all’anno. Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si è unito al dolore del popolo colombiano descrivendo Botero come “un grande amico della nostra regione”.