Li riempiva di insulti e poi li picchiava in classe: una maestra è stata incastrata da una madre dopo aver avuto più di un sospetto
I bambini, specialmente quelli più piccoli, quando vanno a scuola devono necessariamente fare una cosa: imparare a stare insieme. Oltre a divertirsi e fare amicizia con i propri compagni di classe. Perché no, anche andare d’accordo con la propria maestra. A dire il vero non c’è neanche il bisogno di sottolineare questo piccolo particolare visto che stiamo parlando della normalità. Non per una maestra di Parete (provincia di Caserta) che si è resa protagonista di vari episodi a dir poco orribili.
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che questa insegnante sia stata sospesa per un periodo di dodici mesi. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di violenza nei confronti bambini. Purtroppo i piccoli sono stati picchiati all’interno di una classe di una scuola dell’infanzia paritaria. Ad incastrare il “mostro” ci ha pensato la madre di un bambino che si era insospettita del comportamento molto strano di suo figlio.
Parete, maestra incastrata dalla madre di uno studente: picchiava i bambini
A quanto pare la madre avrebbe messo nel vestito del figlio un registratore. Una volta arrivato a casa ha ascoltato il nastro e non ha avuto più nessun dubbio e sospetto. Dito puntato, quindi, contro l’insegnante che è accusata di aver maltrattato i suoi alunni. Proprio coloro a cui deve essere insegnato l’amore ed il piacere di andare a scuola. Ed invece per queste piccole anime era diventato un incubo. Oltre a rimproveri del tipo “scemo“, “stupido” e “cretino” metteva loro le mani addosso: spintoni, calci e schiaffi sul viso e sul resto del corpo.
Le indagini sono state fatte partire da parte dei carabinieri, con il prezioso aiuto da parte della Procura di Napoli Nord. La denuncia è stata effettata da parte della donna dopo che il figlio di tre anni le aveva confessato di essere stato picchiato dalla maestra. Un incubo per il piccolo che aveva deciso di non andare più a scuola.
La madre aveva parlato anche con i genitori dei compagni che, a quanto pare, hanno dato la stessa versione. La madre si è accorta, più che altro, dei rossori sul corpicino del figlio. Poi l’idea di cucire nel vestitino il registratore. I file sono stati consegnati direttamente ai militari dell’arma.