Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Foglio” dove si è soffermato su vari argomenti molto importanti
Uno dei temi principali che riguardano il nostro Paese (e che viene chiacchierato molto spesso) è quello relativo ai pm. Proprio su questi ultimi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ne ha voluto parlare chiaramente. Lo ha fatto rilasciando una intervista al quotidiano “Il Foglio“. Queste sono alcune delle sue parole: “L’Italia è l’unico Paese al mondo in cui il pubblico ministero ha poteri immensi senza nessuna responsabilità: è il capo della polizia giudiziaria, ma con le guarentigie del giudice che sono scritte nella Costituzione”.
Quindi, qual è il suggerimento da parte dello stesso ministro? La risposta in merito non si è fatta assolutamente attendere: “O cambiamo la Costituzione oppure facciamo una riforma a metà“. Non è finita qui visto che ha sottolineato un altro punto fondamentale affermando che: “La separazione delle carriere non è negoziabile”.
Sempre nel corso della chiacchierata, avuta con il direttore del noto quotidiano Claudio Cerasa, ha spiegato: “Credo che la limitazione dei poteri del Pubblico ministero significa che una volta che si è chiusa, un’indagine è chiusa”. I punti della riforma che ha voluto ricordare sono quelli dell’abrogazione dell’abuso d’ufficio e le intercettazioni.
A quanto pare, in Parlamento, c’è già un progetto in atto per quanto riguarda la separazione delle carriere. Le novità non sono affatto finite qui visto che, entro il mese di dicembre di questo anno, si raddoppierà sulla giustizia. Sulla limitazione dei poteri del pm aggiunge: “Una volta che una indagine si è chiusa non si può più riaprire“.