Incidente Freccia Tricolore, chi è il maggiore Oscar Del Do’? Ovvero il pilota del jet che si è schiantato all’interno dell’aeroporto di Caselle (provincia di Torino)
Oscar Del Do’ si trovava alla guida del jet MB-339, ovvero quello che si è schiantato all’interno dell’aeroporto di Caselle. Era ai comandi del Pony 4. Lui è riuscito a salvarsi, ma in seguito a questo incidente una vettura è rimasta coinvolta. A perdere la vita una bambina di cinque anni. Si chiamava Laura ed una lunghissima vita davanti a lei.
I genitori ed il fratello sono riusciti ad uscire dall’auto, ma lei è rimasta intrappolata. Solamente in un secondo momento è stata estratta dalla vettura, ma dai vigili del fuoco, e soprattutto quando non c’era più nulla da fare. Una intera famiglia distrutta. Sotto shock. Proprio come Del Do’ che è ancora incredulo per quanto accaduto.
A quanto pare tutta colpa per uno stormo di uccelli che sono andati a finire nel motore. Poi è accaduto quello che tutti sanno e che hanno visto. Come riportato in precedenza il pilota è riuscito a salvarsi lanciandosi con il paracadute. Il suo ultimo messaggio ai colleghi è stato il seguente: “Problema al motore“. Lo comunicano fonti sul posto.
Aveva perso il controllo del velivolo e doveva sganciarsi per salvare la propria vita. L’aereo ha preso fuoco ed ha colpito un’auto che era di passaggio. Proprio quella in cui si trovava dentro Laura che stava tornando a casa dopo una giornata trascorsa in quella dei nonni. La vettura è stata sollevata e ribaltata durante l’esplosione. I genitori ed il fratello Andrea hanno riportato ustioni su buona parte del corpo.
Della sua carriera ne ha parlato proprio lui nel 2020, in occasione di un incontro nell’aula magna dell’Istituto tecnico ‘Malignani’ di Udine. Ex studente dell’istituto, parlò alla studentesse presenti: “Mi sono diplomato nel 2006 e l’anno successivo sono entrato in accademia aeronautica.. Da lì ho cominciato il percorso per ottenere i brevetti di volo, in Grecia e poi in Italia: sono stato assegnato all’Amx Ghibli, l’aeroplano con cui ho avuto la mia crescita professionale“.
Poi l’ingresso nella squadra delle Frecce Tricolori: “Era il sogno nel cassetto. Poi ho partecipato e ho avuto la fortuna di essere selezionato. Ora sto effettuando l’addestramento e dal primo maggio farò parte della pattuglia a tutti gli effetti“. In conclusione rivolse un consiglio agli studenti: “Abbiate sempre le idee chiare visto che il percorso da affrontare non è semplice. Richiede passione, professionalità e dedizione“.