Tema migranti, novità in vista per quanto riguarda il blocco navale? Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, fa chiarezza sulle parole rilasciate dalla premier Giorgia Meloni
In occasione del dibattito “Immigrazione, sicurezza, cittadinanza: governare il presente“, alla festa nazionale di ‘Italia Viva‘, ha preso la parola Matteo Piantedosi. L’attuale ministro dell’Interno ha risposto ad alcune domande in merito proprio ad un tema molto caldo di questo periodo come quello relativo allo sbarco dei migranti. Soprattutto sulla questione relativa al “blocco navale” proposto dalla premier Giorgia Meloni. In merito a ciò la risposta non si è fatta assolutamente attendere.
Queste sono alcune delle sue parole: “Non è vero che è sparito il blocco navale dall’agenda della premier, non ha fatto nessuna marcia indietro e insiste ancora con questo obiettivo. Sa bene che questa è una strada importante. Siamo in ‘accordo con i paesi interessati”. L’esempio che è stato preso in questione è quello relativo all’operazione “Sophia“. In merito a ciò il ministro ha spiegato: “Nell’elaborazione che aveva fatto l’Europa, si trattava di una missione di controllo in accordo con i Paesi di origine dei flussi o per risoluzioni internazionali”.
Una operazione che, aggiunge, doveva essere completata con la “possibilità di frenare i migranti chiedendo anche la partecipazione dello Stato da cui partono, quindi gestire lì sul posto la selezione delle domande di accesso alla protezione internazionale”.
Migranti, Piantedosi smentisce le voci: “Nessun marcia indietro su blocco navale”
Sul perché l’operazione “Sophia” non abbia funzionato ha fatto sapere: “Si fermava ai primi due step e non al terzo. Si faceva un dispositivo navale di monitoraggio, le persone arrivavano e dovevano essere salvate, perché il dovere di salvataggio è inderogabile, e una volta che salivano a bordo di natanti italiani in acque internazionali non c’era alternativa e dovevano essere portate in Italia”.
Queste sono state altre delle sue dichiarazioni rilasciate sempre nella serata di ieri: “‘Per la prima volta almeno nella discussione di oggi si è parlato di voler sostenere l’Italia per bloccare le partenze. Cambiamento epocale? Ancora presto. Non ho la prova tangibile ma sono solito fare affermazioni solo se sono suffragate da elementi di prova.
Non so perché dell’uscita di Salvini, ma certo in un giorno c’è stata una tale concentrazione di arrivi di barchini, che noi sappiamo essere partiti dall’area di Sfax, che è difficile immaginare che non ci sia stata la possibilità di controllare un’area ben precisa con seimila persone in spiaggia e oltre 200 barchini pronti a partire”.