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Cronaca

Omicidio Thomas Bricca, la decisione del Riesame sui Toson

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Cristiano

Omicidio Thomas Bricca, nella serata di ieri è arrivata la decisione ufficiale da parte del Riesame in merito alla posizione di Roberto e Mattia Toson, accusati di aver ucciso il giovane 

Si ritorna nuovamente a parlare di uno degli episodi di cronaca che ha letteralmente sconvolto il nostro Paese. Ovvero quello dell’omicidio del giovane Thomas Bricca, uno studente di 19 anni. Ricordiamo che il tutto avvenne nella notte tra il 30 3d il 31 gennaio di quest’anno quando il ragazzo si trovava nella piazza centrale di Alatri, dove si riuniscono i ragazzi, quando viene raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Le sue condizioni erano gravissime. Fino a quando, qualche ora dopo, non è stato dichiarato clinicamente morto.

Murales dedicato a Thomas Bricca (Ansa Foto) Notizie.com

In merito a questa vicenda vennero arrestati Roberto e Mattia Toson, rispettivamente padre e figlio. Questi ultimi due sono stati inseriti nella lista degli indagati e coloro che avrebbero sparato al ragazzo da uno scooter che, successivamente, avrebbe fatto perdere completamente le tracce dopo il delitto. Nella serata di ieri, però, l’importante novità che arriva direttamente dai giudici del Riesame che hanno valutato la posizione delle due persone in questione.

Omicidio Alatri, restano in carcere Roberto e Mattia Toson: “Ancora pericolosi”

Nel corso delle indagini da parte delle forze dell’ordine vennero arrestati i due. La loro posizione, a distanza di mesi da quel terribile episodio, non è affatto cambiata: i due continueranno a rimanere in carcere visto che sono stati giudicati ancora pericolosi. Non solo: “Potrebbero uccidere ancora” fanno sapere. Sono queste le motivazioni che sono state annunciate da parte dei magistrati dal Tribunale delle Libertà.

Mattia e Roberto Toson (Ansa Foto) Notizie.com

E’ stata respinta, infatti, la richiesta di scarcerazione presentata dal loro difensore, l’avvocato Angelo Testa. I magistrati, ci tengono a precisare, hanno ritenuto sin troppo solide le prove che sono state raccolte da parte della procura. In particolar modo dalla questione dei cellulari spenti. Non solo: anche dal colore e dal modello del casco che indossavano in sella allo scooter di quel maledetto 30 gennaio. Avrà dieci giorni di tempo il legale difensore per poter presentare il ricorso in Cassazione.

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