Sbarca al Consiglio dei Ministri e verrà adattato in fretta come nuovo provvedimento anche per dare una stretta a tutto quello che sta accadendo
Meglio tardi che mai. L’importante è arrivare e attivare delle regole che, in alcune situazioni, sono obsolete, tardive e non idonee a evitare tragedie e stragi. E’ in arrivo al Consiglio dei Ministri il tanto decantato e soprattutto atteso nuovo Codice della Strada. Le sanzioni, a quanto si dice, saranno più pesanti e severe, con multe triplicate per chi guida parlando o chattando al telefonino. E ci mancherebbe, anche se doveva già essere così. La multa potrà arrivare così fino 1.600 euro. E i punti tolti dalla patente, se si è recidivi, potranno addirittura salire fino a 10.
Sono queste alcune delle novità, come quelle dei controlli salivari immediati per chi guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze, e chissà perché neanche questa fosse già in vigore, ma tant’è, saranno una delle principali novità de nuovo Codice della Strada che è pronto a sbarcare in Consiglio dei Ministri ed essere approvato, anche e soprattutto per evitare le stragi del sabato sera e tutti quegli incidenti a danni di persone innocenti.
In arrivo il nuovo Codice della Strada, pene più severe e multe salatissime
Si tratta di un testo più restrittivo rispetto a quello già introdotto tempo fa e che torna con urgenza a Palazzo Chigi, soprattutto dopo gli ultimi casi di morti sulle strade. La novità rispetto al passato è che il nuovo codice inserisce l’immediata sospensione della patente per chi guida con il cellulare o commette infrazioni pericolose la prima volta sarà di 20 giorni per chi viene trovato positivo per la prima volta.
E poi l’inserimento obbligatorio di Alcolock per bloccare le auto di chi ha un tasso alcolico superiore a zero, per non dimenticare la stretta sui neopatentati che non potranno guidare macchine di alta cilindrata. La stretta voluta dal ministro Matteo Salvini sulla sicurezza stradale è pronta a scattare. Gli ultimi tragici fatti di cronaca, purtroppo sempre più frequenti, non hanno che accelerato un cammino già definito dai tecnici del ministro.