Salvini a Pontida con Marine Le Pen, Meloni a Lampedusa con Ursula von der Leyen.
Il leader della Lega consolida i rapporti con l’ultradestra in Europa in vista delle elezioni, mentre fin dall’insediamento del suo governo, la premier porta avanti la linea europea e moderata. Fratelli d’Italia e Forza Italia non hanno intenzione di allearsi con Rassemblement National alle europee e questo potrebbe far vacillare gli equilibri nel centrodestra anche in Italia.
Ne abbiamo parlato con il politologo Francesco Di Nisio, presidente dell’Associazione italiana dottori in scienze politiche (Aidosp). “La Lega in questo momento sta perdendo consensi. E com’è abituata ad operare, sta mettendo in atto un’azione più di marketing politico che di ragionamento profondo. Vuole ottenere i voti dell’ultradestra, ma non fa un favore a Meloni e agli alleati, specie Forza Italia. Questa mossa porterà più voti alle europee, ma a lungo termine rischia di creare una spaccatura nel governo”.
Parlare di rapporti diplomatici lascia intendere che non ci sia molta distensione. Non crede?
“Direi di sì. Non si può parlare di diplomazia quando un evento come Pontida viene fatto solo da due parti dell’ultradestra senza la partecipazione di altri alleati. Credo che si capisca bene che si è trattato di un’azione fuori campo della Lega”;
A Pontida Marine Le Pen ha sottolineato l’importanza dei blocchi navali per controllare gli arrivi dei migranti. Forse un punto di incontro c’è.
“È un punto in comune di certo. Meloni già tempo fa ha detto a monte che il problema andava risolto a monte e l’ha fatto recepire bene all’Europa. Vedremo come evolverà la situazione tra gli Stati membri nella fase decisionale. Il fatto che Marine Le Pen abbia parlato di migranti mentre Meloni era a Lampedusa però, è stata solo una coincidenza: non vedo il nesso tra l’alleanza Lega-Le Pen e i rapporti col governo. Credo che stiano provocando una spaccatura che la Lega pagherà”;
Ma i partiti del centrodestra italiano sono già divisi in Europa
“Ma ora è diverso. Prima si trattava di mettere insieme un consenso ampio per prepararsi a governare, ora si governa e lasciare il volante potrebbe rivelarsi catastrofico. Non possono esserci azioni fuori campo. Vedremo le reazioni degli alleati, anche europei”.