Su questo argomento, però, ha voluto esprimere il suo pensiero anche Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri è arrivato al consolato di New York. Un tema che, per il vicepremier, deve essere affrontato a livello europeo e non solamente italiano. Ed è per questo motivo che, per quanto riguarda i flussi migratori in arrivo da Africa e Medio Oriente, anche le Nazioni Unite devono fare la loro parte.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Anche l’Unione europea deve fare la sua parte, e le recenti parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, rappresentano un segnale positivo. E’ un chiaro segnale di attenzione nei confronti del problema di Lampedusa. Bisogna raggiungere accordi con i Paesi di origine, che favoriscano l’immigrazione legale e il contrasto ai trafficanti di esseri umani”.
La situazione in Africa oramai è esplosa: “Le risoluzioni sono importanti, ma le iniziative concrete lo sono ancora di più: bisogna allargare i campi di accoglienza, per fare in modo che queste persone non siano vittima dei trafficanti; e servono investimenti economici, da veicolare attraverso le banche di sviluppo e istituzioni multilaterali come le Nazioni Unite e il Fondo monetario internazionale”.
Mentre per quanto riguarda la capitale del Sudan, Khartoum, i golpe avvenuti in Niger, Ciad e Burkina Faso, senza dimenticare il terremoto in Marocco e le alluvioni in Libia ha precisato: “Si tratta di un problema da affrontare e risolvere a livello europeo e internazionale, e l’Unione sta iniziando a capirlo: lo dimostrano le parole della presidente von der Leyen, e anche l’atteggiamento diverso di Francia e Germania”.
In conclusione si è soffermato sul fatto che, per l’Africa, serva un piano e che le soluzioni di Marine Le Pen (intervenuta ieri nel raduno della Lega a Pontida) non combaciano con i pensieri del governo: “E’ un partito politico che è libero di invitare chi vuole alle sue manifestazioni. Lei è la leader di un partito di estrema destra con cui noi popolari europei non abbiamo nulla a che fare. Noi siamo europeisti convinti, e in Forza Italia anche federalisti”.