Sono tanti i temi che ha affrontato Giulio Tremonti nel corso dell’intervista al quotidiano “La Verità”
L’ex ministro delle Finanze (dei governi targati Silvio Berlusconi) parla a tutto tondo. Giulio Tremonti svela u suoi pensiero al noto giornale italiano, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee che si terranno nel giugno del prossimo anno. Come riportato in precedenza sono molti gli argomenti che ha voluto affrontare. In primis quello che riguarda l’invasione di Lampedusa da parte dei migranti. Un numero impressionante quello degli sbarchi della scorsa settimana.
In merito a ciò ha spiegato: “La World Trade Organization nasce nel maggio 1994 ed è allora che inizia la globalizzazione. A quell’altezza di tempo e da allora in poi la globalizzazione è stata sempre vista in termini totalmente progressivi e positivi. Il lato oscuro, il dark side non era preso in considerazione neanche per esorcizzarlo. Sono le immagini della ricchezza occidentale che, come un miraggio, lentamente attivano e attirano da Sud verso Nord il movimento della povertà”.
Altro che slogan “Aiutiamoli a casa loro“: “Le ‘rivoluzioni arabe’ invece di esportare la democrazia hanno cominciato a farci importare masse di migranti. Partendo dalla Siria per arrivare oggi alle guerre e ai disordini in atto nella parte centrale dell’Africa. Il governo sta lavorando a una “De-tax”, una sorta di “3×1000″ per l’Africa”. Sul conflitto in Ucraina spiega: “Il conflitto ha messo in crisi l’integrazione tra Europa e Russia“.
Poi ha continuato dicendo: “Le elezioni europee possono essere un modo per cominciare a modificare l’architettura dell’Europa integrandola tra un Ovest-Bruxelles e un Est più fondato sulle tradizioni. Per l’Europa è fondamentale cominciare a costruire un ponte tra queste due realtà essenziali”.
Tremonti lancia l’allarme: “Niente Welfare State? Allora niente sanità e pensioni”
Nel corso dell’intervista ha voluto citare Winston Churchill: “L’amore per la tradizione non ha mai indebolito la nazione, bensì la rafforza soprattutto nel momento del pericolo”. Non si è fatta assolutamente attendere la frecciatina: “L’Europa ha perso la sua anima affogandola nel liquido della finanza. Le ‘dottrine fluide’ dimenticano la famiglia e la natalità. La cancel culture parla solo di diritti individuali e sta producendo effetti sociali drammatici”.
In conclusione si è soffermato sulle politiche che portano la firma dell’Europa e, soprattutto, quelle della sinistra: “Il nostro ‘welfare State’ funziona ‘dalla culla alla tomba’. Con la natalità a picco, in pochissimo tempo, un tempo molto prossimo non avremo più culle. Niente ‘Welfare State’? Vorrà dire che non ci sarà nessuna sanità pubblica e nessuna pensione. Una tragedia non da poco per le masse. Partendo proprio dal ceto medio“.