Nuove minacce di morte che vedono come vittima Giorgia Meloni: la premier è finita nel mirino da parte dei trafficanti di migranti sulle chat
Le immagini che vedono, nell’isola di Lampedusa, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, non sono affatto piaciute ai trafficanti di migranti. Il governo, anche in quel caso, ha fatto capire chiaro e tondo che sta facendo di tutto per cercare di risolvere questo problema non da poco. Tanto è vero che è pronta a parlare nella prossima riunione dell’Onu a New York (atterrata poche ore fa).
Allo stesso tempo, però, tutto questo lavoro della premier non viene affatto gradito dai trafficanti. Ed il motivo è fin troppo semplice visto che loro ci guadagnano sulle persone. Tanto è vero che nelle chat, dove si organizzano i viaggi della speranza, sono apparsi i primi insulti e minacce. Non si tratterebbe affatto della prima volta che la presidente del Consiglio viene presa di mira in rete, ma questa volta i toni sono stati fin troppo duri.
Una nuova sfida, quindi, alle istituzioni. Affermando che sono previste delle nuove partenze di massa nei prossimi giorni. C’è anche chi si è scagliato contro la figlia, Ginevra, di soli sette anni. Minacciando anch’essa di morte. Sulle chat si trovano messaggi di ogni tipo: “Morirai presto, razzista put… di m…“, “Smetti di parlare, hai una figlia. Stai zitta” e molti altri ancora che non hanno perso occasione di mostrare la loro ignoranza.
“Giorgia Meloni non è niente, niente. Siamo in guerra con l’Italia?“, “E’ solamente una str****”. Il livello dei messaggi, bene o male, è questo. Ed è fin troppo grave. L’Italia nel mirino, così come il governo e al mondo del centrodestra. Le mosse e le parole della Meloni vengono prese come un guanto, appunto, di sfida. “Devi aspettarti il peggio, perché la metà di noi non è nemmeno partita. Ora stiamo risparmiando“, “Non hanno visto proprio niente. Stiamo arrivando“.