Emergenza migranti, anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, lancia l’allarme: lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al noto quotidiano “Corriere della Sera”
Uno degli argomenti principali del nostro Paese non può che essere quello relativo all’emergenza dei migranti. Continuano ad arrivare persona da ogni parte dei Paesi africani sull’isola di Lampedusa. Una situazione che è diventata davvero insostenibile. Proprio quello che ha ribadito Stefano Lo Russo. Il primo cittadino di Torino ne ha parlato al ‘Corriere della Sera‘, specificando che oramai sui è superato il limite. Soprattutto nella sua città.
Ed è per questo motivo che ha chiesto aiuto al ministro della Difesa, Guido Crosetto, affinché il governo possa fare qualcosa per cercare di rimediare a questo problema che, man mano, si sta diffondendo sempre di più. Queste sono alcune delle parole rilasciate, al noto quotidiano, da parte dell’esponente del Partito Democratico: “A Torino la situazione è al limite, ci era stato chiesto dalla prefettura di mettere a disposizione una struttura comunale, per pochi giorni e per poche persone. Ma ora siamo alla saturazione”.
Emergenza migranti, Lo Russo: “A Torino siamo alla saturazione”
Basti pensare che nel capoluogo piemontese hanno un centro da 140 posti. Solamente che, all’interno dello stesso, ce ne sono più di 300. Più del doppio. “È impossibile per noi continuare in questo modo. L’inverno si avvicina e noi avremo presto bisogno di quello spazio per l’accoglienza dei senzatetto. Così non può durare”. Un problema non da poco per il sindaco e la sua giunta che continua ad affrontare questo tipo di situazione.
“Oramai ci troviamo, io ed i miei colleghi, tutti i giorni a gestire situazioni di grande difficoltà, e siamo abituati a guardare ai problemi innanzitutto con pragmatismo. Per questo ho chiesto aiuto al ministro Crosetto, domandandogli di mettere a disposizione gli spazi del demanio militare attualmente vuoti, anche per risolvere il problema dell’ufficio stranieri della nostra Questura, che si trova in estrema difficoltà”.
In conclusione ha ribadito, ancora una volta, il proprio pensiero sulla gestione dell’immigrazione: “Deve passare attraverso flussi regolari. Ora non basta. Occorre anche una visione di lungo periodo per affrontare la questione demografica. E’ arrivato il momento di avviare la regolarizzazione dei migranti che sono in Italia da tantissimi anni, sono pienamente inseriti e che solo per le inefficienze burocratiche e le lacune normative restano in un limbo che crea insicurezze e marginalità”.