“Va immediatamente attuato il memorandum con la Tunisia, che è un Paese chiave nella gestione dei flussi migratori e di contrasto ai trafficanti di uomini”.
I provvedimenti sui migranti approvati ieri in Consiglio dei ministri sono “un ulteriore step del governo, ma è indispensabile che a livello europeo e internazionale si lavori insieme al tema, perché l’Africa vive una fase di ebollizione”. Così, in un’intervista esclusiva a Notizie.com, Alessandro Battilocchio, nella Commissione affari esteri alla Camera per Forza Italia. “Nei giorni scorsi sono stato a Tunisi e ho raccolto molta attesa nei confronti dell’attuazione del memorandum firmato a luglio”.
Bisogna fare presto, quindi, e la situazione va gestita con l’Europa: “Il governo è impegnato, ma è indispensabile che a Bruxelles, e più in generale in ambito internazionale, si comprenda che questa è una dinamica strutturale che ha bisogno di una lavoro complessivo. La gestione dei flussi migratori non può certo essere lasciata sulle spalle dei Paesi al confine. In questo senso, la risposta più importante è stata la presenza di von der Leyen e Meloni insieme a Lampedusa. Questo evento ha dimostrato che in Europa hanno finalmente capito che c’è bisogno di condivisione di responsabilità e solidarietà tra i 27 sotto l’egida di Bruxelles”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani in queste ore si trova all’Onu: “Sta sottolineando l’importanza di cooperare e farlo presto. Quello che sta accadendo in Africa negli ultimi mesi è sintomo di una fibrillazione del continente. Penso a quanto accaduto in Niger, nel Gabon o alla guerra in Sudan, la situazione in Burkina Fasu: sono tutte realtà che stanno esplodendo e che possono contribuire al peggioramento della situazione”, commenta Battilocchio.
“Va attuato velocemente il memorandum con il presidente Saied firmato a luglio e che sta subendo ritardi a Bruxelles. La Tunisia è un Paese chiave in un discorso di gestione dei flussi di migranti e di contrasto ai trafficanti di uomini”.
Onorevole, non è paradossale accordarsi con un Paese come la Tunisia che non rispetta i diritti umani e che di fatto causa l’emigrazione?
“L’Italia deve lavorare con questi interlocutori istituzionali che ci sono. Quando l’Europa e l’Occidente hanno avuto la presunzione di entrare troppo nelle dinamiche di alcuni Paesi, in particolare del Nord Africa, i risultati non hanno migliorato la situazione, specie nella sponda Sud del Mediterraneo. Va attuato il memorandum, che prevede una parte destinata alla gestione dei flussi migratori, e una che riguarda il sostegno economico allo Stato tunisino che va assolutamente aiutato, perché la situazione può peggiorare”.