Subbuteo%2C+Italia+campione+d%26%238217%3BEuropa.+Battista-gol%3A+%26%238220%3BIo+come+Grosso%21%26%238221%3B+%26%238211%3B+VIDEO
notiziecom
/2023/09/20/esclusiva-luca-battista-subbuteo-italia-campione-europa/amp/
Esclusive

Subbuteo, Italia campione d’Europa. Battista-gol: “Io come Grosso!” – VIDEO

Published by
Carlo Roscito

Il 27enne, nato e cresciuto a Napoli, ha siglato la rete decisiva per il trionfo in finale con il Belgio: ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Un’emozione indescrivibile, il merito è di tutti i compagni”

Campioni d’Europa. C’è un’Italia del calcio che esulta ed è quella del Subbuteo. Lo fa nel modo più emozionante possibile, al “Sudden Death”, il golden gol nei supplementari che ha tenuto con il fiato sospeso 4 campi contemporaneamente. Ben 13 nazionali coinvolte, gli Azzurri hanno trionfato nella categoria Open: la più prestigiosa, dove conta il talento e non l’età. Un solo ko nella fase a gironi contro Malta, poi due vittorie contro Germania e Gibilterra (padrone di casa). Il passaggio del turno da seconda in classifica. La Spagna piegata 2-1 in semifinale, l’ultimo atto con il Belgio al fotofinish, prolungando la sfida ai supplementari a 40 secondi dal termine. Onore a loro. Il ct Marco Lamberti, il capitano Saverio Bari (65 anni), poi tutti gli altri ragazzi: Micael Caviglia, Matteo Ciccarelli, Filippo Cubeta, Claudio La Torre e Luca Battista, 27 anni di Napoli, autore del gol decisivo nella finale vinta 3-2. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Dito fatato, il suo: video sul web diventato virale, palla infilata in porta, quella per entrare nella festa.

L’Italia Subbuteo è diventata campione d’Europa – Notizie.com

Luca Battista, il tuo dito è diventato famoso sul web.

“Un’emozione incredibile che porterò per sempre con me. L’esplosione di gioia è stata spontanea, genuina, incontrollata. Per 10 secondi ho sentito tutti gli occhi addosso, c’era un silenzio tombale…”.

Cosa hai pensato durante il tiro decisivo?

“Quando ho capito che si era concretizzata l’occasione, ho avvisato tutti i miei compagni di squadra. Dovevo farlo. Funziona così: quando si va ai tempi supplementari, il primo che segna sui 4 campi in cui si gioca in contemporanea permette alla propria nazionale di vincere. Quindi i miei compagni in quel momento dovevano rallentare il proprio gioco, difendere al massimo per permettermi di fare il tiro. L’orologio si è ‘fermato’, sono stati degli attimi indescrivibili”.

“Ognuno ha messo il proprio mattoncino”

L’Italia sul gradino più alto all’Europeo di Subbuteo – Notizie.com

Devi dire la verità: volevi piazzarla lì?

“Giuro. E spiego il perché: la mia partita con il belga era finita 1-1, il primo gol l’avevo segnato con un tiro rasoterra, lui si era messo molto alto con il portiere. Nei supplementari si aspettava la stessa cosa e per questo ha abbassato un po’ troppo il portiere. Quella pallina era un ‘macigno’, ma doveva entrare esattamente così come me l’ero immaginata in testa”.

Immaginiamo la festa dopo il trionfo…

“Fantastico tutto. La premiazione, l’inno ascoltato sul gradino più alto del podio, veramente un orgoglio. Abbiamo festeggiato fino a tarda notte e coinvolto tutti, anche i ragazzi delle giovanili. Per noi questo percorso è stato anche una rivincita: la Spagna, 5 anni fa, ci aveva buttato fuori in semifinale ai mondiali, sempre a Gibilterra. Stavolta ce l’abbiamo fatta, e dire che non avevamo iniziato l’Europeo al meglio, perdendo contro Malta. Ci siamo rialzati e siamo diventati campioni”.

La squadra è sembrata molto unita, è così?

“Senza dubbio, è stato fantastico l’apporto di ogni compagno. Io, alla fine, diciamo che sono il Fabio Grosso che realizza l’ultimo gol, ma dietro c’è tutto il grande lavoro degli altri giocatori. Claudio La Torre aveva accorciato le distanze con il Belgio, Matteo Ciccarelli realizzato il gol del pareggio, Filippo Cubeta ha fatto una grande parata, la stessa cosa vale per gli altri. Eravamo sotto 2-0, io ho solo completato la rimonta. Ognuno ha messo il proprio mattoncino”.

La nazionale italiana di Subbuteo – Notizie.com

Il piccolo Luca come si avvicina al Subbuteo?

“La passione nasce grazie a mio padre, era un grande collezionista. Ho cominciato con qualche tocco, poi ho saputo dell’esistenza di un club a Napoli, avevo 11-12 anni. Da lì è iniziato tutto. Il Subbuteo mi ha aiutato molto, lo consiglio ai ragazzi, si impara a rispettare gli avversari e i compagni. Oggi con il digitale questo avviene meno, ci stiamo allontanando, il Subbuteo invece ti fa crescere e come si è visto regala forti emozioni”.

Published by
Carlo Roscito