Drogava e violentava le donne, spuntano gli inquietanti messaggi da parte del mostro: gli ultimi aggiornamenti forniti dagli inquirenti
A Roma non si sta facendo altro se non parlare degli episodi di violenza che hanno visto come vittime tre donne. Le stesse che hanno subito l’identico “trattamento”: ovvero venivano prima drogate e poi stuprate. Da parte di un netturbino conosciuto in chat. Si tratta di Ubaldo Manuali che era diventato un vero e proprio incubo per le sue vittime. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno trovato anche altro oltre i filmati delle violenze.
Soprattutto le chat, proprio quelle che si sono verificate il giorno dopo la violenza tra il “mostro” e le sue vittime. Frasi del tipo: “Quanto mi hai fatto bere ieri?“, “Abbiamo fatto l’amore?“, “Sì, lo volevi. Dicevi che era da tanto che non lo facevi“, “Sarà…mi sembra di essermi addormentata mentre lo stavamo facendo“. Segno del fatto che le vittime erano state drogate e, mentre erano incoscienti, stuprate dall’uomo.
Ricordiamo che per il 59enne si sono aperte inevitabilmente le porte del carcere. Le accuse nei suoi confronti sono gravissime visto che si parla di: violenza sessuale plurima e diffusione illecita di immagini a contenuto sessuale. A riportare i messaggi è il quotidiano “Corriere della Sera”. “Forse un po’ hai esagerato“. “Dovevi fermarmi“, “Ma eri così contenta…eri carica“. “Eh… le donne non reggono l’alcol… Abbiamo fatto l’amore?“, e così via.
Ad avviare le indagini il commissariato Flaminio Nuovo, con la collaborazione da parte della Squadra mobile di Viterbo. Chat che continuano in questo modo: “Ma davvero siamo stati assieme? Mi sembra incredibile che mi sia addormentata“. Anche se quest’ultima non le viene mai in mente il sospetto di essere stata drogata. L’azione dell’uomo era identica: a tutte e tre le sue vittime offriva da bere, La loro lucidità crollava dopo il primo bicchiere.
Non tanto l’alcol, ma le gocce di tranquillante (Lormetazepam) che l’uomo ha versato nei loro bicchieri. Poi i rapporti sessuali senza consenso e l’invio di filmati agli amici del netturbino. In uno dei video una delle tre donne gli dice: “Chi sei? Perché mi stai baciando“, “Sono il tuo fidanzato, non preoccuparti“. Di tutto questo se ne vantava con gli amici inoltrando loro i filmati delle violenze.