Un detenuto è evaso dall’ospedale, partita la caccia: grave un agente che lo inseguiva
Paura a Milano dove un detenuto, di 32 anni, è evaso dall’ospedale ‘San Paolo‘. A quanto pare si sarebbe lanciato dalla finestra del nosocomio al secondo piano. Ad avere la peggio, però, un agente che lo inseguiva. Si tratta di Carmine De Rosa, anni 28. Anche quest’ultimo, nell’inseguirlo, si è gettato dalla finestra. Purtroppo, però, nel cadere si è ferito gravemente. Tanto è vero che, in questo momento, si trova ricoverato in coma.
Questo è quello che ha annunciato il segretario del sindacato Spp, Aldo Di Giacomo. A quanto pare l’agente avrebbe sbattuto violentemente la testa ed è stato immediatamente ricoverato allo stesso ospedale, In questo momento si trova in prognosi riservata. Successivamente è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Non solo: il 28enne avrebbe subito anche alcune lesioni alle vertebre cervicali.
Dopo la caduta, però, pare che l’agente non era apparso in gravi condizioni. Con il passare dei minuti, però, le stesse sono peggiorate sempre di più. Ha raggiunto il pronto soccorso da solo. Come riportato in precedenza è partita la caccia al detenuto che ha fatto perdere completamente le sue tracce. Si tratta di un palestinese, Mordjane Nazim (vedi foto in basso) che era arrivato nella struttura proprio nella serata di ieri, mercoledì 20 settembre.
Era stato portato nel nosocomio dopo una violenta lite con alcuni compagni di cella. Si trovava in carcere per concorso in rapina. Era stato portato d’urgenza al pronto soccorso in un reparto ordinario e non in quello destinato ai carcerati. Fonti locali fanno sapere che il palestinese sarebbe fuggito dalla finestra di un bagno. Nella sua camera erano presenti due poliziotti che lo stavano piantonando. Quando si sono accorti che si era chiuso nel bagno hanno iniziato a forzare la porta.
Fino a quando De Rosa non ha scavalcato la finestra ed è precipitato per una decina di metri. Non si tratta affatto della prima evasione da un ospedale ad opera di detenuti. Questo è quello che fa sapere lo stesso sindacalista Di Giacomo. I numeri aumentano sempre di più: “Basti pensare che nell’ultimo mese in tutta Italia sono stati quattro, tutti sventati. I medici penitenziari vano via visto che sono soggetti a minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero“.