Meloni all’ONU, Richetti: “Non ha le carte in regola per sottoporre dossier migranti” [VIDEO]

Matteo Richetti, capogruppo alla Camera di Azione, in esclusiva ai nostri microfoni: “I Cpr rischiano di trasformarsi in grossi penitenziari”.

Meloni non ha le carte in regola per proporre il dossier migranti all’ONU e la creazione di nuovi Cpr rischia di far diventare gli stessi solo dei grossi penitenziari“. Va giù duro Matteo Richetti, capogruppo alla Camera per Azione che ai nostri microfoni spiega quanto sia “infondata” la proposta della maggioranza di governo.

Richetti esclusiva
Matteo Richetti in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Onorevole Richetti, non tutti i governatori italiani vogliono i Cpr nelle proprie regioni. Stamattina, però, il presidente Foti ha detto che sono indispensabili anche se la questione è demandata al ministero della Difesa.

C’è grande confusione. Prima di tutto il Cpr è la quarta trasformazione. Non è chiaro se tutti gli arrivi andrebbero gestiti in questo modo. Quindi è evidente che i governatori e sindaci vogliono capire come si gestiscono migliaia di arrivi all’anno. Ma poi la risposta l’ha data la von der Leyen: bisogna avere procedure di certificazione della condizione molto più rapide. L’Ue ha messo a disposizione due agenzie che possono fare questo sul suolo italiano. E soprattutto non puoi avere dei campi di reclusione. Sappiamo cosa vuol dire mettere 10mila persone per 18 mesi in una condizione di privata libertà“.

Richetti (Azione): “Io penso che la proposta del governo non si possa attuare”

Richetti esclusiva
Richetti boccia l’idea del governo sull’utilizzo dei Cpr – Notizie.com – © Ansa

Il ministro degli Interni dice dal canto suo che lì andrebbero le persone che in qualche modo hanno commesso dei reati.

Ma quanto ci mettiamo a verificare le fedine penali di ciascuno? Dopodiché a questo punto se qualcuno ha commetto reati è giusto che abbia un procedimento legato alla giustizia come tutti i cittadini del mondo. Io penso veramente che questa proposta non abbia una attuazione completa perché a questo punto i Cpr diventano penitenziari“.

Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani

Gestione cookie