Nuova stretta per quanto riguarda le intercettazioni. Il governo ha dato il via libera ad un emendamento presentato da Forza Italia. Insorge il M5s.
Nella serata di questo 21 settembre nuovo cambio per quanto riguarda le intercettazioni. Come riportato da TgCom24, la maggioranza ha dato il via libera in Commissione Giustizia e Affari Costituzionali della Camera all’emendamento presentato da Forza Italia nel decreto Omnibus.
Un nuovo cambio di passo fortemente voluto da FI e arrivato dopo un compromesso con Fratelli d’Italia che stava bloccando questo provvedimento. Alla fine, però, l’accordo è stato trovato ed ora sarà il Parlamento e dare il via libera definitivo a questa modifica alle intercettazioni, ma quanto success nella serata odierna è sicuramente il passaggio decisivo.
Entrando nei dettagli, l’emendamento prevede la possibilità di trascrivere “solamente i contenuti delle comunicazioni che sono ritenute fondamentali per le indagini. Tutto il resto non potrà essere neppure sommariamente inserita nei verbali e nelle annotazioni della polizia giudiziaria“.
Inoltre, la maggioranza ha deciso di eliminare gli ascolti a strascico per una serie di reati, compreso quelli contro la pubblica amministrazione. Questi ascolti possono avvenire solamente in caso di arresto in flagranza. Infine, continua la collaborazione con Azione ed è stato dato il via libera al fatto che il pubblico ministero dovrà obbligatoriamente comunicare le spese effettuate pe ogni intercettazione.
Immediata la protesta del M5s. I pentastellati hanno attaccato il governo sottolineando che questa maggioranza “ha gettato la maschera mostrando il programma sulla Giustizia: vogliono garantire l’impunità per i colletti bianchi“.
E la deputata Valentina D’Orso ha aggiunto: “La verità è che hanno eliminato la possibilità di continuare ad intercettare in caso di reati contro la Pubblica amministrazione“.