Nella casa-museo al Celio è iniziata proprio oggi un’esposizione che ripercorre la vita e gli aneddoti artistici di Alberto Sordi grazie ai ricordi e ai cimeli della sua epoca
Il 22 settembre 2023, ad oltre 20 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi attori e registi italiani di tutti i tempi, Alberto Sordi, è stata inaugurata una mostra che ripercorre passo dopo passo i momenti della sua vita immersa in un’epoca così vicina a noi ma così distante dalla frenesia che avvolge la nostra quotidianità. Per onorare la memoria di questo iconico artista la Fondazione Sordi ha organizzato una mostra speciale intitolata “Alberto Sordi e il suo Tempo“.
La mostra si svolgerà fino al 26 novembre a Villa Sordi, la casa-museo dell’attore situata sul Colle del Celio, proprio all’inizio dell’Appia Antica con le Terme di Caracalla come sfondo. Questo evento è stato possibile grazie al patrocinio di Roma Capitale e alla collaborazione di Cinecittà, l’Archivio Luce e Rai Teche. L’esposizione offre un affascinante viaggio attraverso la vita e la carriera di Alberto Sordi, con una particolare attenzione alla sua relazione con Roma e l’Italia. La mostra si sviluppa in senso cronologico, iniziando dalla nascita di Sordi a Trastevere il 15 giugno 1920, passando attraverso i momenti chiave della sua carriera fino al giorno della sua scomparsa il 24 febbraio 2003 e ai suoi funerali celebrati nella cattedrale di San Giovanni in Laterano.
Un luogo vivo che celebra la grandezza di Alberto Sordi
Ma questa non è solo una celebrazione della storia artistica di Sordi, è anche un’opportunità per esplorare la storia dell’Italia attraverso i suoi film. Molti dei suoi lavori più noti, da “La Grande Guerra” a “Tutti dentro”, hanno toccato temi e periodi cruciali della storia italiana del Novecento. Sordi è stato in grado di parlare al grande pubblico diventando una voce rappresentativa del suo tempo. La mostra offre ai visitatori uno sguardo ravvicinato alle foto, ai ciak e agli oggetti legati ai suoi film più famosi come “Il medico della mutua”, “Un borghese piccolo piccolo”, “Detenuto in attesa di giudizio”, “Le vacanze intelligenti” e molti altri. Ogni pellicola racconta una parte diversa della storia italiana con Sordi al centro di essa.
Walter Veltroni, ex vicepremier e sindaco di Roma ora presidente onorario della Fondazione Sordi, sottolinea che Villa Sordi non deve essere considerato come un museo statico, ma piuttosto un luogo vivo che celebra l’immaginazione e la creatività di Sordi. Questa mostra rappresenta un intreccio significativo tra la storia italiana, la storia del cinema e la storia artistica di un uomo che ha segnato un’epoca.
Miguel Gotor, assessore capitolino alla cultura, sottolinea l’importanza di preservare il legame tra Sordi e Roma, e suggerisce la possibilità di organizzare rassegne di cinema nel piazzale antistante Villa Sordi come parte dell’Estate Romana. “Alberto Sordi e il suo Tempo” è un’occasione unica per immergersi nella vita e nell’opera di uno dei più grandi talenti dell’Italia cinematografica. La mostra ci ricorda quanto sia stata profonda l’influenza di Sordi sulla cultura italiana e quanto continui ad essere amato e apprezzato da giovani e anziani.
