Omicidio Carol Maltesi, oltre il danno la beffa: furia della famiglia

Omicidio Carol Maltesi, oltre il danno anche la beffa per la famiglia della ragazza uccisa: parenti infuriati per l’ennesima decisione del giudice 

E’ stato uno dei primi femminicidi dello scorso anno, esattamente tra il 10 e l’11 gennaio del 2022. Vittima una giovane donna, Carol Maltesi. Una morte orribile per lei, uccisa da Davide Fontana, il suo vicino di casa. Quest’ultimo l’avrebbe prima colpita alla testa con un martello e poi tagliato la gola. Fino a quando non ha fatto il suo cadavere a pezzi. Il tutto mentre giravano un filmino hard nella casa di lei, a Rescaldina, in provincia di Milano.

Furia della famiglia
Omicidio Carol Maltesi (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo, però, arrivano altre importanti novità in merito a questa vicenda. Una notizia che sa di beffa per la famiglia che ha mostrato tutta la sua furia dopo averla ricevuta. A quanto pare il suo killer si potrà avvalere della giustizia riparativa. Si tratta di una misura che è stata introdotta dalla riforma Cartabia. Ovvero quella che permette un percorso psicologico per cercare di riparare, davanti agli occhi della società, quanto commesso.

Omicidio Carol Maltesi, il killer si potrà avvalere della giustizia riparativa

Una richiesta che è stata avanzata da parte degli avvocati della famiglia di Fontana. Accettata, tra l’altro, dal tribunale che ha dato il suo “via libera” per questo programma di recupero. Ricordiamo che, dopo averla uccisa vicino a Legnano, sezionò il suo cadavere per gettarlo poi in un burrone. La famiglia della vittima non ha alcuna intenzione di vedere, con i propri occhi, il mostro che ha ucciso la loro Carol.

Questo è quello che ha fatto sapere il quotidiano “Il Giorno” che ha contattato uno dei familiari della ragazza uccisa. In questo caso il killer potrà sperimentare questo istituto legale introdotto non tanto per sostituire il processo. Ed, allo stesso tempo, di non avere nessun tipo di contatto con Fontana.

Furia della famiglia
Omicidio Carol Maltesi (Ansa Foto) Notizie.com

Allora in che modo? Per cercare di risolvere i conflitti e risanare il legame tra chi ha compiuto il reato e chi ne è stato vittima con l’aiuto di una terza figura imparziale. La stessa che viene definita come “mediatore“. Questo tipo di misura è stata fortemente voluta dall’Europa. Con l’obiettivo di ridurre il numero dei processi penali. Ed, allo stesso tempo, cercare di spingere i rei confessi a una maggiore consapevolezza.

 

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