“Un voto al Governo Meloni ad un anno dalla vittoria del centrodestra alle ultime politiche? Zero assoluto con tante sottolineature”. Lo ha detto a Notizie.com Sandro Ruotolo, responsabile Pd informazione e cultura
“Vince la destra, stravince Meloni. Un terremoto storico”, “Meloni la premier più a destra dai tempi di Mussolini”.
Solo due titoli, il primo del Manifesto, il secondo tratto da Repubblica. Domenica prossima all’Auditorium della Conciliazione, Fratelli d’Italia, con collegamenti da Roma e in tutta Italia, festeggerà un anno di governo, di attività parlamentari, di proposte approvate e di progetti per i prossimi 4 anni. Voti alti, arrivano doverosamente e inevitabilmente, da chi del governo è parte integrante (leader e o gregario che sia). Netto, altrettanto ovviamente, e negativo il giudizio delle opposizioni. “Zero assoluto con tante sottolineature”, è tranchant ai nostri microfoni Sandro Ruotolo della segreteria Pd, che abbiamo raggiunto stamattina al telefono e che ha così motivato il suo pensiero.
Un anno di Governo Meloni. Ruotolo (Pd) a Notizie.com: “Voto zero assoluto con tante sottolineature”
“Si stava meglio un anno fa! Complessivamente si sono ridotti gli spazi di democrazia e libertà. Il Governo Meloni agisce attraverso un modo continuo di propaganda, quando invece ha ottenuto zero risultati. Prima c’era il reddito di cittadinanza per le persone in maggiore difficoltà economica; si stava meglio sul fronte dei diritti civili e umani. Vogliamo poi parlare del Decreto Meloni sui migranti, che mi rifiuto di chiamare Decreto Cutro, perchè sarebbe un’ offesa per il comune calabrese!”. Prosegue ancora Ruotolo nella sua analisi ai nostri microfoni, “Questo governo prova odio verso poveri e fragili! Se poi mi chiede, in quanto responsabile Pd di informazione e cultura, cosa penso guardando a questi ambiti, dico che sono sempre più stretti gli spazi liberi, pensiamo solo a quanto accaduto sul Museo Egizio di Torino”.
“Dobbiamo essere tutti sudditi di un pensiero che se è stato sconfitto dalla storia, lo è stato il 25 del 1945. Questo governo, in Rai, è stato capace di devastare la stessa azienda pubblica, un’azienda che ospitava anche l’informazione scomoda e il punto di vista diverso. Dove non c’è pluralismo, la qualità della democrazia si riduce! Ho sempre sostenuto e sempre sosterrò che nelle democrazie occidentali si è forti quando il pensiero è critico. Mi chiede di individuare una figura nella egemonia dominate di destra? Non la trovo. La destra è stata fascismo, il pensiero liberale si è asciugato. Ecco perchè il mio voto è zero assoluto!”.