Nella giornata di ieri è andato in scena a Palazzo Chigi un vertice sull’inflazione. Il governo ha garantito il coinvolgimento dei sindacati nel monitoraggio.
Giornata chiave quella di ieri, venerdì 22 settembre 2023, per quanto riguarda rapporto tra governo e sindacati. Infatti, l’esecutivo a Palazzo Chigi ha incontrato tutte le sigle principali per discutere dell’inflazione. Un vertice che per la maggioranza ha visto la presenza dei sottosegretari Mantovano e Fazzolari e i ministri Zangrillo e Urso.
Il governo ha illustrato nel dettaglio le prossime mosse per aiutare le famiglie, ma anche per il mondo del lavoro e delle pensioni. Il ministro Urso al termine del vertice ha parlato di “un incontro positivo“.
Dai sindacati sono arrivati delle reazioni contrastati. Commento positivo da parte di Luigi Sbarra che, come riportato da Il Sole 24 Ore, ha parlato di “un incontro importante e avrà efficacia solo se alla fine si aprirà un cammino strutturato e permanente verso un patto tra governo, sindacati e imprese contro l’inflazione e se si arriverà ad una cabina di regia nazionale partecipata dalle parti sociali“.
Frenano, invece, le altre sigle. Christian Ferrari, che ha partecipato a questo incontro vista l’assenza di Landini, non si è detto soddisfatto di questo vertice perché secondo lui “è inutile appellarsi a buon cuore imprese, serve aumentare salari, siamo di fronte a un’inflazione da profitti delle imprese. Bisogna tassare gli extraprofitti”. Veronese (Uil) ha sottolineato che “le misure previste non sono sufficienti. Chiediamo una commissione che abbia un potere sanzionatorio“.
Nonostante queste critiche arrivate dai sindacati, il governo non sembra essere intenzionato a fare un passo indietro e il prossimo 28 settembre il premier Meloni presenterà il patto anti-inflazione. Si tratta di misure che hanno come obiettivo quello di provare a portare a prezzi contenuti su un’ampia gamma di articoli che vanno dalla filiera alimentare ai prodotti dell’infanzia.
Una cosa che è possibile grazie all’accordo che il ministro Urso ha trovato con le grandi aziende. Ricordiamo che si tratta di una iniziativa a base volontaria e non obbligatoria e per questo motivo non tutti potrebbero aderire.