64 anni insieme. Un amore nato tra i banchi dell’università, quella passione per la politica che li ha uniti e tenuti vicini fino alla fine. Chi è Clio, la moglie del Presidente emerito
A tenerli uniti e legati sin dal primo momento l’amore per l’impegno politico. Un legame nato tra i banchi di università, la Federico II di Napoli.
Lì Clio Napolitano, prese ovviamente dopo il cognome, studiava legge. Come Giorgio che per due volte, sarebbe diventato primo a farlo, Presidente della Repubblica. La moglie dell’ex capo di Stato è nata a Chiaravalle il 10 novembre 1934.La madre si chiamava Diva Campanella, ed era una socialista; era impegnata anche dopo la Liberazione. Terminata l’università, Clio e Giorgio si ritrovano a Roma. Lui si avvia verso la carriera parlamentare, lei praticante in uno studio legale. Si uniscono in matrimonio nell’anno 1959. Il rito civile viene celebrato in Campidoglio. Così facevano i funzionari del Partito Comunista Italiano
Clio e Giorgio avranno 2 figlio durante il matrimonio, Giovanni che nasce nel 1961 e Giulio nel 1969. La moglie del Presidente emerito anche da sposata continua a lavorare come avvocato. Specializzata nel diritto di lavoro. Assisterà diversi braccianti essendosi occupata parecchio di equo canone in agricoltura. Napolitano amava ricordare un aneddoto. Erano ad Acerra, quando il Presidente emerito si sentì dire “Vedi, quello è il marito dell’avvocato nostro”. Quando Napolitano viene eletto la prima volta presidente della Camera dei deputati nel 1992, Clio lascia per questioni di opportunità l’ufficio legislativo della Lega delle Cooperative.
Da first lady è stata sempre al fianco del Presidente. Dal Quirinale, Clio, veniva definita un sostegno essenziale, una donna che poco badava ai protocolli. Si metteva in fila per le mostre e scriveva in favore delle donne sui quotidiani. Nel 2007 viene investita da un’auto in via del Quirinale. Il marito l’accompagnerà personalmente in ospedale dove verrà sottoposta ad un intervento al femore. Clio e Giorgio vivono per anni nell’ala del palazzo del Quirinale, per poi traslocare nel palazzo della Panetteria. Lì si sentono meno ingessati dai protocolli. Poi come tutti sanno, alla fine dell’incarico in Quirinale il ritorno al Rione Monti. Lì possono tornare ad essere una “coppia normale di pensionati”. Il cinema Quattro Fontane è il più vicino, da raggiungere a piedi e senza scorta. Giorgio e Clio vi fuggivano spesso.