L’influencer, tifosissimo giallorosso, ha commentato a Notizie.com l’inizio complicato della squadra del cuore: “Ha bisogno ancora di essere rodata. Lukaku? Mi ha impressionato, è uno alla Batistuta”
Un punto a partita, soltanto 5 in 5 giornate di campionato: già -10 dall’Inter capolista, in ritardo anche sulla zona Champions. La Roma deve trovare il modo di rialzarsi già giovedì con il Genoa, nel posticipo del turno infrasettimanale. “Piena fiducia in Mou! La squadra ha ancora bisogno di rodaggio, sono convinto che risalirà la classifica“: non ha dubbi Leonardo Bocci, influencer di fede giallorossa, 500mila follower tra Instagram, Facebook, e TikTok. Presto sarà a teatro con il suo primo spettacolo da “one man show”, ne ha parlato in esclusiva a Notizie.com.
Leonardo Bocci, la Roma è in crisi di risultati. Hai capito il motivo?
“I nuovi giocatori sono arrivati negli ultimi giorni di mercato, la Roma ha ancora bisogno di rodaggio. Anche la sfortuna ha avuto il suo peso, con il Torino meritava la vittoria, il pareggio è arrivato su una punizione a sfavore. I dettagli spesso fanno la differenza, è successo pure contro la Salernitana. Chiaro, ora è brutto vedere la classifica con così pochi punti”.
Rimane intatta la stima per Mourinho?
“Piena fiducia in lui! Dico la verità: per me si può giocare malissimo, ma va bene tutto se poi ci fa ambire a traguardi ambiziosi come è successo due anni fa in Conference e nella scorsa stagione in Europa League. In campionato per due volte non è stata centrata la Champions, ma anche i ‘tituli’ sono importanti”.
A che punto è il suo progetto con la Roma?
“Mi sembra ovvia una cosa: chi apprezza il bel calcio, non è un grande estimatore di Mourinho. Ma se prendi lui, prendi anche i giocatori forti. Per questo quando è arrivato ero a mille, mi ero fomentato. A quel punto mi aspettavo tanti campioni in giallorosso e tanti… cari saluti a calciatori tipo Borja Majoral, per dirne uno della ‘vecchia’ Roma. Mou ha bisogno delle pedine giuste al posto giusto, anche se ha fatto crescere alcuni giovani come Bove e Zalewski. Ma è un vincente come Ancelotti, Capello, Eriksson e pochi altri. Meno gioco, però più risultati. Certi acquisti, senza di lui, non sarebbero stati centrati. Non sarebbero proprio venuti alla Roma. E magari altri, vedi Smalling, se ne sarebbero andati”.
Lukaku, a differenza della Roma, è partito alla grande.
“Non pensavo fosse subito così determinante. Certo non mi aspettavo nemmeno un approccio alla ‘Adriano’! È entrato presto in condizione, ha sposato in pieno tutto il progetto. Mi ricorda un po’ Batistuta, è quella tipologia di attaccante. Una grande coppia con Dybala. Era il centravanti che ci serviva e che aspettavamo da tanto tempo”.
Parli spesso di romanità sui social: limitandoci al calcio, Roma e Lazio sono entrambe in enormi difficoltà rispetto alle milanesi.
“Anche la Lazio, come la Roma, ha operato all’ultimo sul mercato. Può essere soltanto un momento complicato per entrambe, si rialzeranno, alla lunga non saranno le due squadre viste nelle prime giornate. Sono convinto che risaliranno la classifica”.
Progetti personali, i tuoi profili e non solo: a breve sarai anche a teatro.
“Sì, dal 5 al 15 ottobre al Teatro degli Audaci da ‘one man show’. È il mio primo spettacolo, si chiama ‘Ao’, naturalmente: parlerò un po’ di me, del mondo dei social e della realtà. Un bel mix tra ironia e riflessioni”.