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Esteri

Azerbaijan-Armenia, è esploso un deposito di carburante nella regione separatista del Nagorno-Karabakh: quasi 100 morti

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Mario Pompa

La regione è oggetto del contendere tra l’Azerbaijan che ne ha il controllo politico e l’Armenia, paese di provenienza della maggioranza della sua popolazione. Per Erevan si tratta di un crimine di guerra

Una devastante tragedia ha colpito il Nagorno-Karabakh, una regione separatista dell’Azerbaijan situata nel Caucaso. Un deposito di carburante è esploso causando la morte di almeno 68 persone e lasciandone 105 ancora disperse. Questo incidente ha scosso profondamente la comunità internazionale, mentre il governo della regione e le autorità circostanti cercano di affrontare le conseguenze di questa catastrofe iniziano a circolare diverse indiscrezioni che vorrebbero legare il disastro a motivi di guerra.

Tremenda esplosione nella regione del Nagorno-Karabakh (ANSA) – Notizie.com

L’esplosione ha avuto luogo in un momento critico nei rapporti già estremamente tesi tra Azerbaijan e Armenia. Da domenica scorsa, infatti, le decine di migliaia di armeni che abitano la regione azera stanno cercando di lasciare il Nagorno-Karabakh. Per farlo si erano radunati nei pressi del deposito in questione per rifornire di carburante le proprie auto. La situazione nasce dalla improvvisa offensiva militare delle passate settimane che ha riportato l’enclave abitata in prevalenza dalla popolazione armena sotto il controllo dell’Azerbaijan. Fino ad ora si stima che siano più di 28.000 le persone fuggite dalla regione in cerca di sicurezza e rifugio al di là del confine.

Il tragico bilancio dell’esplosione

Il bilancio delle vittime comunicato al momento differisce in base all’autorità che ne fornisce i dati. Per l’Azerbaijan si tratta al momento di 68 morti accertate ed oltre 100 persone ancora disperse. Diversa la posizione del ministro della salute armeno, Anahit Avanesyan, che ha comunicato del trasferimento dei corpi di 125 persone dal Nagorno-Karabakh agli obitori in Armenia, oltre a 65 persone negli ospedali con ustioni gravi o gravissime. Per il difensore civico per i diritti umani del Nagorno-Karabakh, Gegham Stepanyan, le 125 vittime sono legate alla guerra che ha recentemente colpito la regione.

La tensione e l’esodo della popolazione armena (ANSA) – Notizie.com

La causa precisa dell’esplosione del deposito di carburante rimane ancora sconosciuta, e il ministro della salute armeno ha dichiarato in conferenza stampa a Erevan che sono in corso le indagini per determinare le circostanze esatte del disastro. Questo incidente ha ulteriormente aggravato la già difficile situazione nel Nagorno-Karabakh con un grado di tensione tra i due paesi altissimo e l’altrettanto alto rischio dello scoppio di un vero e proprio conflitto tra Azerbaijan e Armenia per il predominio della regione di confine. In questo momento di profonda tristezza e difficoltà la comunità internazionale sta monitorando da vicino la situazione e sta offrendo il proprio sostegno per affrontare le conseguenze di questa tragica esplosione. Si spera che le indagini in corso possano fornire presto risposte e chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questa terribile catastrofe.

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Mario Pompa