Il presidente granata, all’inaugurazione del Torino Club Parlamento, ha risposto sulle contestazioni della passata stagione e sul clima sempre poco positivo intorno alla società
Oggi, nella Sala Nassiriya del Senato della Repubblica, la presentazione del Torino Club Parlamento. L’iniziativa, a cui hanno partecipato i parlamentari dei vari schieramenti politici, ha visto la presenza del presidente del Torino Football Club, Urbano Cairo.
Un avvio di stagione che possiamo considerare in linea con i programmi quella del Torino che con 8 punti in classifica ottenuti grazie a due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, è a due soli punti dal piazzamento Champions League.
Una partecipazione bipartisan
Il presidente Urbano Cairo è intervenuto alla presentazione ufficiale del Torino Club Parlamento presso il Senato della Repubblica. Una piccola rappresentanza politica dal cuore granata assolutamente bipartisan quella fortemente voluta del senatore Filippo Melchiorre di Fratelli d’Italia, condivisa da tanti suoi colleghi, anche della Camera, Cairo è apparso visibilmente contento ed emozionato dell’iniziativa e non lo ha nascosto neanche davanti ai microfoni dei giornalisti presenti. “È una giornata speciale, sono presidente del Torino da 18 anni ed è davvero una bella soddisfazione assistere a questa inaugurazione”.
Il presidente ha spiegato il momento che sta vivendo la società granata rivendicando un percorso di crescita indiscutibile. “Ho rilevato la società oramai 18 anni fa e negli ultimi 12 anni credo che abbiamo fatto sempre buone cose, ottenendo dei discreti piazzamenti. Chiaro che non è più il Grande Torino, ma quella era una squadra imbattibile e imparagonabile. Oggi è un Torino che cerca sempre di fare il meglio e quest’anno spero che si faccia ancora di più visto che abbiamo deciso di tenere tutti i migliori e acquistato giocatori forti e con un allenatore come Ivan Juric che sta facendo davvero grandi cose“. Cairo ha espresso anche il suo pensiero sul problema plusvalenze alla luce del deferimento arrivato al Napoli di De Laurentis per la questione Osimhen. “Quella post covid è stata una stagione particolare per tutte le società che in quel contesto hanno deciso di fare determinate operazioni alle quali io mi sono sempre opposto, resta una vicenda particolare, scivolosa, per poterla giudicare bene. Vediamo come andrà avanti anche se io mi auguro che le cose finiscano al meglio per tutti”.
La gestione di un campione come Osimhen
Il presidente Cairo non si è tirato indietro nel dire la sua sulla vicenda dell’attaccante nigeriano in rotta di collisione con la società partenopea. “Osimhen è un grandissimo giocatore che ha già fatto due stagioni incredibili, chiaro che come accade in tutte le società quando ci sono dei grandi cambiamenti, quando va via un allenatore vincente e ne arriva un altro, c‘è bisogno di tempo per cercare i nuovi giusti equilibri”. Il campionato è ancora agli inizi ma si preannuncia molto combattuto. “Sarà un gran bel campionato, afferma convinto ancora il presidente del Torino, “C’è un Inter che sta dimostrando di avere ottime qualità, il Milan è lì, il Napoli alla fine tornerà, la Lazio che lo scorso anno ha fatto benissimo, la Juventus, insomma è un campionato dove ci sono tante squadre che possono fare molto e io spero che tra queste ci sia anche il Toro”.
In questo momento particolare la chiusura del contratto sui nuovi diritti televisivi rappresenta un punto fondamentale per il futuro delle società. “E’ vero è un tema importante, fondamentale da chiudere anche in tempi brevi se possibile”, ha precisato Cairo che poi ha aggiunto, “io credo che il calcio sia uno strumento fortissimo per qualsiasi televisione che ha degli abbonamenti come fonte di ricavo principale, chiaro che in questa fase di trattativa aperta ogni componente fa la sua parte, ma resta indiscutibile che il calcio rappresenti un traino incredibile per tutte le componenti in causa. C’è quindi bisogno che la trattativa si conclusa al più presto con la massima soddisfazione da parte di tutti”.