Il primo caso di influenza di tipo A è stato identificato su un lattante di 4 mesi dall’Università di Parma, ricoverato per febbre e inappetenza con bronchite asmatica
Ieri 26 settembre è stato identificato e isolato il primo caso di influenza stagionale presso il reparto pediatrico dell’Università di Parma. La circolazione del virus influenzale è dunque iniziata e l’anticipo era atteso grazie a delle segnalazioni provenienti dall’emisfero australe che solitamente anticipa i virus influenzali essendo avanti con le stagioni.
Lo scorso anno l’influenza era stata particolarmente aggressiva e si ricordano, in particolare, due ondate, una a fine novembre e una a fine marzo. Ecco perchè il Ministero della Salute ha già sottolineato l’utilità della vaccinazione antinfluenzale in tutta la popolazione pediatrica anche in assenza di patologie croniche.
Questa volta sembra essere arrivata in anticipo sulla “tabella” di marcia. Parliamo del virus dell’influenza di Tipo A, che ieri è stato isolato per la prima volta presso il reparto Pediatrico dell’Università di Parma, diretta da Susanna Esposito, su un bimbo di appena 4 mesi. Il lattante si trova tutt’ora ricoverato con febbre e inappetenza e un quadro clinico di bronchite asmatica. La notizia è stata diffusa dallo stesso ateneo che ha rassicurato comunque sulle condizioni generali del bambino, complessivamente discrete. Il piccolo ha iniziato la terapia antivirale per via orale e sta progressivamente migliorando. Per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale, la stessa Università ricorda la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024” pubblicata del ministero della Salute che prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale a tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni e ai pazienti pediatrici di età superiore ai 6 anni a rischio di complicanze in corso di influenza, sottolineandone soprattutto l’utilità della vaccinazione antinfluenzale in tutta la popolazione pediatrica anche in assenza di patologie croniche, in quanto l’influenza può talora favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi anche nel bambino sano.
Vista la prematura comparsa dei virus e nel ricordo di quanto era stato piuttosto aggressivo quello dello scorso anno, il Ministero della salute ribadisce l’importanza del vaccino per le situazioni più delicate, non soltanto quindi quelle pediatriche quindi, ma anche per gli anziani. Con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023-24 sarà previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5). Le dosi saranno disponibili a partire dal mese di ottobre.