Con la manovra di bilancio in arrivo, Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico, ha lanciato più di una stoccata alla maggioranza, parlando anche delle proprità del PD.
Sì al Mes in favore di un extra deficit sulla manovra di bilancio. Queste alcune delle indiscrezioni riportate dai quotidiani stamattina, che sono state commentate da Misiani, esponente del Partito Democratico, in esclusiva ai nostri microfoni.
Il governo è alle prese con la Nadef e queste sono le considerazioni del Senatore Pd Antonio Misiani sulla prossima manovra allo studio dell’esecutivo. Ovviamente, c’è spazio anche per esporre i punti su cui il Partito Democratico insisterebbe con maggior convinzione.
La manovra è alle porte ed è ovviamente un tema importante per la maggioranza di governo. Questa mattina, peraltro, in rassegna stampa si diceva che potrebbe essere approvato il Mes da parte del governo, in favore di un extra deficit sulla manovra di bilancio.
“Vedremo quelle che saranno le determinazioni della maggioranza. Di sicuro l’Italia è rimasta l’ultima tra i 27 paesi dell’Unione a non avere ratificato il trattato che modifica il meccanismo europeo di stabilità. Lo dovranno fare, lo si sapeva, sono rimasti prigionieri della loro propaganda e adesso hanno inventato questa ennesima storiella che la rettifica del Mes aiuterebbe a fare la manovra per il 2024. La realtà è che il fatto che l’economia stesse rallentando, lo si sapeva da parecchi mesi… sono rimasti con le mani in mano a fare propaganda e condoni uno dietro l’altro e adesso sono in braghe di tela perché non sanno come chiudere la manovra di bilancio e pensano di farlo dilatando il deficit e il debito dello Stato“.
La paura del Partito Democratico è che ci possano essere tagli ancora una volta sostanziosi alla sanità?
“Noi abbiamo detto tre cose. La prima è che è necessario difendere il potere d’acquisto delle famiglie, prorogando il taglio del Cuneo, ma anche con una legge sul salario minimo e con alcuni interventi che a costo zero possono aiutare le famiglie: penso al congelamento degli affitti indicizzati, al rinvio della maggior tutela luce e gas. Il secondo punto è il finanziamento dei servizi essenziali, la sanità e la scuola hanno bisogno di soldi, la sanità rischia il collasso. In alcune regioni siamo al pronto soccorso a pagamento. I soldi li ha chiesti anche il Ministro della Salute. e quella è una grande priorità così come la priorità di finanziare la scuola e l’università. Terzo punto, che non costa, spendere i soldi che già abbiamo. Gli oltre 200 miliardi del PNRR, i 75 miliardi della programmazione Europea 2021/26. Purtroppo anche su quei fronti le notizie sono negative.: il ministro Fitto, ieri, ha annunciato il rinvio di una buona parte degli obiettivi che dovevamo raggiungere entro la fine di quest’anno e questo è il segno che le cose stanno rallentando anziché accelerare come sarebbe necessario“.