Don Patriciello, parroco di Caivano, è stato audito in Senato: “Il premier ha mantenuto parte delle promesse prese nel giro di pochi giorni”.
“Non abbassare la guardia, tieni presente l’importanza delle periferie… perché l’Italia cammini ad una sola velocità“. È quello che Don Patriciello chiederebbe al Premier Meloni come ulteriore desiderio dopo l’impegno assunto dal governo di “riqualificare” il
Parco Verde di Caivano. Abbiamo aspettato Don Patriciello dopo la sua audizione in commissione Affari Costituzionali e Giustizia in Senato.
“Ho mandato l’invito al premier Meloni il 25 agosto e nel giro di un mese è arrivata in parrocchia – ha spiegato il sacerdote di Caivano – ha preso degli impegni e in pochi giorni ha mantenuto parte delle promesse. Sono arrivati 20 poliziotti al commissario di Afragola e altrettanti carabinieri alla compagnia di Caivano. Li vediamo per le strade di giorno e di notte e questo ha provocato il calo della vendita della droga“.
Il sacerdote di Caivano ha confermato che le ruspe sono al lavoro per riportare in funzione il centro sportivo “che in questi anni è stato vandalizzato“. Don Patriciello, inoltre, ha raccontato anche una storia particolare: “Tanti anni fa a Caivano è stato arrestato un carabiniere perché complice di chi vendeva la droga e io ho precisato che la vicenda del militare ci ha fatto molto più male di tutte le altre cose che succedono in città. Ma allo stesso tempo ho anche precisato di non confondere l’Arma con questa persona che ha un nome e un cognome“.
Una chiusura su Don Patriciello chiederebbe al premier Meloni: “Di non abbassare la guardia e tenere presente l’importanza delle periferie. Ci sono ancora diversi bambini che ci vivono e noi abbiamo il dovere di andargli incontro“.
Video a cura della nostra inviata Luigia Luciani