“Ci sono tanti sforzi da parte delle amministrazioni, in particolare della Regione Campania, per produrre piani avanzati per le vie di esodo” in caso di eruzione nei Campi Flegrei.
Dopo il terremoto della scorsa notte di magnitudo 4.2, avvenuta alle ore 3.35 a circa 3 chilometri di profondità, torna l’allarme in Campania per il piano di evacuazione. L’area vulcanica dei campi Flegrei è caratterizzata da fenomeni di bradisismo, noti per la loro breve ma intensa durata. Le scosse non sono profonde, quindi non vengono avvertite a lunga distanza.
Lo sciame sismico degli ultimi giorni è cominciato martedì sera, con scosse di magnitudo 2 e 2.2. Ne abbiamo parlato in esclusiva con Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli, che fa parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Direttore, cosa sta succedendo nei Campi Flegrei?
“Questa scossa rientra nello sciame sismico cominciato martedì mattina. La magnitudo è di 4.2, quindi poco superiore rispetto alle altre registrate ad agosto e settembre. Fanno parte tutte dello stesso fenomeno”;
Qual è il meccanismo che causa questi sciami sismici?
“La crosta viene deformata dalla spinta di fluidi ad almeno quattro chilometri di profondità. Si deforma e si rompe, quindi la rottura genera i terremoti. Questi ultimi sono tutti localizzati nei primi tre chilometri di profondità, quindi le scosse possono avere magnitudo non molto più elevata di 4.2″;
Quindi non vengono avvertite a lunga distanza perché sono superficiali?
“Perché non sono profonde e anche perché le rocce non hanno la capacità di immagazzinare tutta questa energia”;
Cosa comporta il fenomeno di bradisismo?
“Questo fenomeno per ora comporta solo il sollevamento del suolo, sciami sismici ma anche eventi singoli, un forte degassamento in alcune aree e forti emissioni di gas dal sottosuolo. Noi seguiamo questi fenomeni 24 ore su 24″;
Non ci sono stati danni a cose o persone.
“Le conseguenze per ora potrebbero essere legate a danni a edifici. In particolare, l’evento della scorsa notte ha causato solo cadute di calcinacci già pericolanti. Non è il mio mestiere, ma posso dire che le scuole sono rimaste chiuse per i controlli agli edifici, le case private fatiscenti o costruite in modo inadeguato potrebbero aver subito danni”;
I terremoti potrebbero causare un’eruzione?
“Gli sciami sismici non sono l’unico evento che seguiamo. Seguiamo la deformazione del suolo, l’emissione di gas dal sottosuolo, le temperature e il flusso di gas. E anche una serie di altri parametri che raccogliamo contemporaneamente nei nostri siti. Il confronto di tutti questi dati può darci indicazioni, ma per ora non abbiamo evidenze di possibili eruzioni imminenti”;
Il piano di emergenza attuale è efficiente?
“Negli ultimi mesi ho assistito a diversi tavoli, anche per il continuo aggiornamento della condizione di viabilità, quindi per l’emergenza legata all’esodo. Da parte delle amministrazioni competenti ci sono molti sforzi, in particolare dalla Regione Campania. Stanno producendo piani avanzati, anche nelle delibere, per quanto riguarda l’evacuazione. Alle spalle di questi piani c’è un grande lavoro. Ovviamente vanno sempre aggiornati e questo è nello spirito di qualsiasi piano”;
A quando risale l’ultima esercitazione?
“L’ultima esercitazione è stata fatta poco prima dell’inizio del Covid, nel 2019, ma bisognerà riprenderle”.