Minacce social al medico di Messina Denaro, denunciato giovane

Minacce social al medico che ha curato Matteo Messina Denaro: scatta la denuncia nei confronti di un giovane 

Pochi giorni fa la morte di uno dei pochi latitanti e pericolosi boss del nostro Paese come Matteo Messina Denaro. Il suo cuore ha smesso di battere nella notte di lunedì 25 settembre poco dopo le ore 2 di notte, dopo essere stato in coma irreversibile. Questo periodo non è stato affatto facile per uno dei medici che lo ha curato fino alla fine. Per il semplice motivo che continuava a ricevere minacce di morte (sui social network) da parte di un estimatore del boss nativo di Castelvetrano.

Denunciato un 20enne
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto da costringerlo a vivere nel terrore e sotto la sorveglianza fissa da parte delle forze dell’ordine. Il medico in questione è Luciano Mutti, primario del reparto di Oncologia dell’ospedale dell‘Aquila. Quest’ultimo era stato minacciato in stile “mafia”. A lui, infatti, il compito di prendersi cura del boss (con un grave tumore al colon) dal suo arrivo in città e per tutta la detenzione nel carcere del 41 bis abruzzese. Nelle ultime ore, in merito proprio alle minacce ricevute, sono giunte delle importanti novità.

Minacce al medico di Messina Denaro, denunciato 20enne

Proprio il direttore dell’Oncologia era stato raggiunto da tre messaggi sul suo profilo Messenger. Da parte di un certo ‘Micael D’Angelo‘. Tra questi uno che lo “invitava” ad esporre tutte le migliori cure nei confronti del boss. Se non lo avesse fatto nel migliore dei modi lo avrebbero “fatto saltare in aria come Falcone e Borsellino“. Minacce che non sono rimaste sul telefonino, ma che sono arrivate anche alla Squadra mobile della Questura dove il medico ha voluto denunciare questo episodio.

Denunciato un 20enne
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Non solo: anche alle forze dell’ordine della polizia postale che hanno avviato le prime indagini del caso. Una vicenda che è stata seguita anche dalla Procura Distrettuale antimafia dell’Aquila. Un Comitato ad hoc interforze ha stabilito di non concedere al primario una scorta ma una vigilanza. Nel frattempo, nel corso delle indagini, la svolta: a minacciare il medico è un certo M.N. 20 anni originario della provincia di Salerno.

Subito diventato irreperibile. A distanza di tempo il ragazzo diventato girovago, è stato rintracciato a Torino, ospite di un amico. Quest’ultimo, però, non sapeva nulla di questa vicenda. Il 20enne è stato sottoposto a perquisizione e gli investigatori hanno portato via il cellulare che verrà sottoposto a controlli. Difficile che appartenga al mondo mafioso, ma i suoi metodi potrebbero essere considerati tali.

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