Il tecnico portoghese ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il ko con il Genoa: “Anche per me è il peggiore inizio. E la gente parlava male di Ibanez, ora non abbiamo solidità”
Crollo totale della Roma. Il timbro di Gudmundsson, poi il colpo di testa di Cristante che aveva riportato in equilibrio il risultato. Il gol del pareggio è diventato l’inizio della fine: Retegui prima dell’intervallo, nella ripresa i colpi incassati da Thorsby e Messias, subito in rete all’esordio con il Genoa. La classifica piange a dirotto: 5 punti conquistati nelle prime 6 giornate di campionato, sedicesimo posto, soltanto 2 lunghezze di vantaggio su Empoli, Udinese e Salernitana, 3 sul Cagliari ultimo in solitaria.
“Mi scuso con lo studio, però non ho tanto da dire. Non voglio parlare molto. Ho salutato i miei giocatori a fine partita, senza parlare. Quindi è inutile rispondere alle domande che mi farebbero in studio”, ha detto José Mourinho ai microfoni di Dazn, decidendo di replicare soltanto all’inviato a Marassi. “Abbiamo iniziato male, il gol subito è brutto come quello preso nei primi minuti di Verona”, ha proseguito il tecnico portoghese. “Abbiamo avuto una reazione e pareggiato, dopo c’è stato l’infortunio di Llorente, la struttura della squadra ha iniziato a cambiare e a peggiorare. Col 2-1 subìto e il cartellino giallo di Mancini, abbiamo deciso fosse giusto togliere il difensore visto il profilo dell’arbitro (Orsato, ndr). Siamo migliorati solo per voglia, pensavo potessimo pareggiare, lo abbiamo fatto in fuorigioco. Avevamo il dominio della palla, anche se senza grande qualità o grandi opportunità. Loro si sono chiusi, dopo il 3-1 il match è finito. A volte quand’è così può arrivare anche il disastro totale, per me il quarto gol è fuori contesto“.
La Roma ha incassato 11 gol in 6 turni: “Abbiamo perso un po’ di solidità, non c’è dubbio. Vorrei dire tante cose… La gente parlava degli errori di Ibanez con la palla perché li ha fatti in partite speciali, che hanno dato vita a situazioni iconiche. Ma Roger dava una solidità incredibile a livello difensivo. E potete anche vedere quante partite abbiamo vinto senza Smalling… Poi però la solidità è anche la conseguenza di uno spirito di squadra e di un lavoro collettivo a palla persa. Al di là di questo, ogni tiro in porta subìto ora è un gol preso. E non parlo di Rui Patricio, ma del momento. Anche il Torino aveva fatto mezzo tiro di testa con Zapata”.
Per la Roma è il peggior inizio nell’era dei 3 punti a vittoria: “È anche il peggiore della mia carriera”, replica Mourinho. Ecco la risposta stizzita: “Però penso anche se che sia la prima volta nella storia che la Roma fa due finali europee di fila… Il Genoa ha giocato 48 ore prima di noi e hanno perso due giocatori in partita. Ieri ci sono stati 5 calciatori usciti per infortuni muscolari. A noi è toccato con Llorente, uno che non è completamente sano. Ha avuto spesso problemi muscolari. Non è una vera sorpresa. Come se ne esce? Il gruppo è questo, non c’è mercato. Non entra nessuno, non va via nessuno. La rosa è questa, con le sue qualità e i suoi problemi. Dobbiamo andare avanti, non c’è tempo per piangere. Lo facciamo all’interno perché fa male al cuore, anche per il mio rapporto con il romanismo. Domani riprenderemo a lavorare. La prossima partita sarà da 3 punti, ma sarà molto importante per noi”.